Le vittime friulane della valanga sullo Jof Fuart.
Avevano appena imboccato il canale di discesa della Gola Nord Est i due sciatori travolti dalla valanga, entrambi friulani sui quarant’anni. Avevano effettuato la salita dalle pendici meridionali dello Jôf Fuart per andare a sciare nella nota gola che è una delle vie d’accesso aperta da Julius Kugy una delle discese ambite di sci ripido della regione.
Carlo e Federico, le due vittime sullo Jof Fuart tradite dalla montagna che tanto amavano.
Il primo sciatore è sceso effettuando le prime curve, senza che accadesse nulla. Quando è sceso il secondo sciatore, si è staccato un lastrone di valanga che li ha travolti entrambi. Il terzo sciatore, che era ancora in alto, non è stato travolto ma è sceso sciando fin dove ha potuto, fino dove c’è un salto di roccia di una trentina di metri dal quale ci si deve calare con la corda, per cercare i suoi compagni.
È stato lui a dare l’allarme, intorno alle 11. Sul posto sono arrivati tre elicotteri, l’elisoccorso regionale, l’elicottero della Protezione Civile, il Suem di Pieve di Cadore e tre unità cinofile. L’equipe medica e il tecnico dell’elisoccorso Fvg hanno perlustrato la zona dall’alto e individuato subito alla base del canale le giacche dei due travolti, entrambi parzialmente disseppelliti.
La valanga staccatasi a quota 2.300 metri, li ha portati circa 600 metri più sotto rispetto al punto di distacco della stessa. Sono sbarcati in hovering e li hanno raggiunti e disseppelliti del tutto non potendo far altro che constatare il decesso di entrambi.
Le salme sono state recuperate dall’elicottero della Protezione Civile con a bordo i tecnici della stazione di Cave del Predil e trasportate a valle. Sul posto anche la Guardia di Finanza. Il terzo sciatore è stato recuperato successivamente con una verricellata dall’elisoccorso regionale. Sul posto anche i Vigili del fuoco del comando di Udine, intervenuti con 10 operatori specializzati per il soccorso su neve, ghiaccio e dispersi sotto le valanghe.