Le commemorazione per i 130 anni dalla nascita di Angelo Zampini.
Si è svolta questa mattina a Farla di Majano la cerimonia di commemorazione per i 130 anni dalla nascita di Angelo Zampini, eroe della Prima guerra mondiale. La cerimonia è stata organizzata nell’ambito dell’ormai tradizionale festa dell’amicizia nata dal “gemellaggio” tra la comunità di Farla e quella di Lerchi, la piccola frazione di Città di Castello (Perugia) che diede i natali al soldato eroe del primo conflitto mondiale.
“In questa commemorazione c’è il ricordo del sacrificio di un uomo che ha messo in secondo piano la propria vita per sacrificarla a difesa di questa comunità e della Patria, forse consapevole che siamo tutti parte di un’unica vita – ha commentato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil – . Questo esempio di sacrificio non smette mai di essere attuale, va coltivato come esempio contemporaneo da tramandare anche alle future generazioni”.
Una cerimonia in onore del sergente 23enne della 999esima Compagnia mitraglieri dell’esercito che alla fine dell’ottobre 1917, disubbidendo all’ordine di ritirata dopo la disfatta di Caporetto, andò incontro alla morte per salvare gli abitanti di Farla dall’esercito austro-germanico. Il soldato eroe da allora riposa nel cimitero di Farla e a lui è dedicato un monumento eretto proprio nel punto dove il sergente Zampini rallentò l’avanzata nemica.
“Ma c’è un altro insegnamento – ha voluto sottolineare Anzil proprio davanti al monumento dove sono state poste corone d’alloro – che dobbiamo trarre in questa circostanza rispetto a quel brano di storia che ha riguardato questo nostro territorio e la comunità di Lerchi. Capita alle volte che dalle avversità della vita e della storia possano nascere delle grandi occasioni di amicizia. Una cosa molto bella, perché spesso, di fronte alle difficoltà, c’è invece la tendenza ad assumere atteggiamenti ostili verso gli altri. Al contrario, in questo caso – ha ricordato il vicegovernatore – le due comunità, di Farla di Majano e di Lerchi di Città di Castello, hanno saputo, dopo essere state accomunate da un momento tragico, far nascere una profonda amicizia dimostrando che quando si è uniti ogni avversità è più facile da superare”.