A Lignano si pensa alla stagione estiva.
A Lignano, come dire, si naviga a vista pensando all’avvio della stagione balneare. “Se ne sentono di tutti i colori su date ipotetiche, modalità di riapertura delle spiagge e cautele da adottare. Tempi e modi spettano al Comitato scientifico nazionale presieduto da Vittorio Colao. Di certo un’ipotesi come quella dei box di plexiglass in spiaggia non sta né in cielo, né in terra” sentenzia Manuel Rodeano, presidente di Lignano Sabbiadoro Gestioni (Lisagest), società che si occupa di 11 uffici spiaggia e ha in dote 6.000 ombrelloni. Intanto, però, qualcosa si muove. “Dal 13 aprile – precisa Rodeano – è arrivato il via libera ai lavori sull’arenile, come da ultimo decreto della Regione. Da lunedì prossimo ci metteremo all’opera. Ci vorranno 30/40 giorni di lavoro per la sistemazione, poi bisognerà allestire il tutto”. Quindi, godere nuovamente della spiaggia potrebbe essere, restrizioni permettendo, questione non così lunga. “L’auspicio – commenta il presidente – è che si possa partire già nel mese di giugno, ma ho il timore che anche aprendo non ci sia molta gente. Qualche speranza in più, quanto a numeri, la nutriamo per luglio e agosto, mesi che potrebbero salvare la situazione. E speriamo di poter allungare la stagione a settembre”.
Ancora nessun dettaglio sull’organizzazione della spiaggia – numero di ombrelloni, mascherina sotto i medesimi “o magari soltanto per andare verso il bar” aggiunge Rodeano, quantitativo di passerelle -, ma c’è già un’idea su quale mercato potrà essere il target giusto. “Dovremo guardare al turismo di prossimità, in particolare al mercato domestico e a quello del vicino Veneto – è l’analisi del presidente Lisagest -. Niente turisti dall’est, vedremo come si evolverà la situazione di Austria e Germania, tra chiusure confini e possibili quarantene di rientro che potrebbero non invogliare qualcuno a spingersi fin qui. Però, chissà, forse per qualche friulano sarà l’occasione di riscoprire Lignano”.
Chiare, secondo il massimo dirigente di Lignano Sabbiadoro Gestioni, le richieste alla politica: “La Regione Fvg ci è vicina e ci sta supportando – conclude -, ma dal Governo ci aspettiamo qualcosa di più che uno spostamento delle scadenze fiscali o la possibilità di attingere a finanziamenti. Il turismo è il settore che risente di più delle conseguenze del coronavirus. Se perdiamo una stagione, poi non si sopravvive. Noi – conclude Rodeano – vogliamo essere ottimisti e siamo già sul pezzo. Ma abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni”.