West Nile a Lignano, la situazione dopo il trattamento larvicida

Ieri mattina il trattamento larvicida dopo il caso di West Nile a Lignano.

“Non sarà effettuato nessun altro trattamento disinfestante adulticida straordinario, dopo che il personale di una ditta specializzata incaricata dall’Azienda Sanitaria Universitaria del Friuli Centrale, è intervenuto nella mattina di ieri, martedì 13 agosto, procedendo con l’eliminazione con trattamenti larvicidi, di alcuni focolai individuati in un raggio di 200 metri dall’abitazione di una persona risultata contagiata da West Nile”. A renderlo noto è il Vicesindaco di Lignano Sabbiadoro, Manuel Massimiliano La Placa.

«Dalla primavera, unitamente all’avvio dell’attività di contrasto alle zanzare, abbiamo iniziato anche una specifica azione mirata contro la zanzara che trasmette il virus West Nile, con trattamento anti larvale continuo, eventualmente supportato da trattamenti adulticidi, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti. Il calendario degli interventi è stato comunicato all’Azienda sanitaria che non ha ritenuto di procedere con interventi di disinfestazione più invasivi, nebulizzando insetticida nell’aria come accaduto in altri Comuni dove si sono verificati altri casi di contagio», specifica La Placa.

L’Amministrazione comunale, ricevuta la comunicazione da parte del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, del manifestarsi di un caso di malattia da West Nile Virus, trasmessa dalla zanzara Culex pipiens (zanzara comune), ha provveduto all’emissione di un’ordinanza, per fornire indicazioni a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative, sportive e in generale quanti abbiano effettiva disponibilità di spazi all’aperto entro 200 metri dal sito individuato in via dei Cantieri, affinché copia dell’ordinanza sia affissa negli spazi di ingresso dei corpi scala.

Le raccomandazioni del Comune.

Inoltre viene chiesto di:

  • evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana;
  • procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati bensi sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare raccolte d’acqua a seguito di pioggia. Diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento settimanale sul terreno, evitando l’immissione dell’acqua nei tombini;
  • trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida;
  • tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce da sterpi e rifiuti di ogni genere e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;
  • provvedere, nei cortili e nei terreni scoperti al taglio periodico dell’erba; svuotare le piscine non in esercizio e le fontane o eseguirvi adeguati trattamenti larvicidi;
  • sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;
  • stoccare i copertoni, dopo averli svuotati da eventuali raccolte d’acqua al loro interno, al coperto o in contenitori dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo tale da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi.