A Roma insieme ai colleghi del G20 spiagge.
Regole da cambiare quanto prima, perché così come sono, le norme anti contagio mettono a rischio “l’avvio concreto della prossima stagione turistica”. C’era anche il sindaco di Lignano, Luca Fanotto, in rappresentanza anche del primo cittadino di Grado, all’incontro a Roma tra il ministro del Turismo Massimo Garavaglia e i rappresentanti del G20 spiagge organismo che raggruppa le più importanti spiagge italiane.
Un incontro voluto per manifestare le preoccupazioni delle città balneari in merito all’avvio della stagione e per chiedere una revisione totali delle ultime disposizioni governative in vista dell’apertura della stagione estiva. “Alla luce delle nuove disposizioni – ha affermato Fanotto –, quali ad esempio l’estensione fino a luglio dell’orario di coprifuoco dalle 22 alle 5, il mantenimento del sistema a fasce colorate delle regioni e gli spostamenti all’interno dei confini nazionali con il green pass, oltre alle ulteriori numerose limitazioni sull’attività dei pubblici esercizi, abbiamo manifestato al ministro tutti i nostri timori circa la possibilità di un avvio concreto della prossima stagione turistica”.
Le regole in vigore, infatti, per i sindaci “non vanno assolutamente bene e devono essere quanto prima cambiate – ha commentato Fanotto –, perché tale quadro non permette alle imprese del settore di lavorare e, soprattutto, non offre un messaggio chiaro a chi vuole prenotare la propria vacanza, che opterà per destinazioni diverse. L’economia che viene generata dalle aziende balneari contribuisce, infatti, a garantire centinaia di migliaia di posti di lavoro, che non si possono né banalizzare né trascurare; tali aziende rappresentano una fetta importante del PIL che con queste regole verrebbe meno”.
Oltre a Fanotto, che come ricordato rappresentava anche il Comune di Grado, c’erano anche i sindaci di Cavallino Treporti Roberta Nesto, di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani e di Vieste Giuseppe Nobiletti.
“Non vorrei che si ripetesse ciò che abbiamo, purtroppo, già visto con la Pasqua – ha spiegato Fanotto –, quando chi aveva voglia di viaggiare ha scelto contesti che consentivano, seppur con le dovute misure di sicurezza, di vivere un sorta di normalità, con un approccio semplificato e non burocratizzato. La Grecia ha già dichiarato di smarcarsi se dovessero arrivare certe scelte europee. Abbiamo quindi chiesto al ministro che vengano riconfermate le regole della stagione 2020, che sono entrate nel bagaglio culturale e aziendale di tutti. Il ministro ha capito perfettamente ed è pienamente consapevole della situazione, tanto che non ha votato assieme agli altri colleghi del suo partito il provvedimento”.