Sbloccati i fondi regionali per la messa in sicurezza del Faro Rosso di Lignano

Nell’assestamento di bilancio regionale stanziati 2,5 milioni di euro per i lavori al Faro Rosso

Due milioni e mezzo di euro per rendere la passerella del Faro Rosso di Lignano Sabbiadoro nuovamente fruibile e soprattutto “resistente” alle mareggiate.

L’importante finanziamento è contenuto nelle pieghe dell’assestamento di bilancio, in aula in Consiglio regionale in questi giorni ed è frutto dell’impegno dell’assessore regionale Sergio Emidio Bini la cui direzione centrale ha predisposto l’emendamento, approvato oggi.

“Il dialogo con la Regione, ente referente in tema di procedure, interventi e finanziamenti sul Faro rosso è iniziato già all’indomani della mareggiata di novembre che ha provocato ingenti danni a tutta la spiaggia e anche alla passerella”, ricorda il sindaco Laura Giorgi.

Intervento necessario dopo la mareggiata di novembre 2023

“Ringrazio la Giunta Fedriga e nello specifico l’assessore Bini per aver mantenuto l’impegno, riconoscendo di fatto il ruolo strategico e turistico del Faro, uno dei luoghi simbolo della località che ora possiamo rendere nuovamente fruibile da turisti e residenti. Entro fine ottobre presenteremo alla Regione una relazione sull’intervento da attuare, unitamente a un quadro economico e a un cronoprogramma comprensivo delle fasi di progettazione e di esecuzione dei lavori per un intervento che permetta al manufatto di sopportare la violenza delle mareggiate invernali e non subire i pesanti danni che patisce l’attuale passeggiata in legno e che ha comportato in passato interventi di ripristino economicamente importanti da sostenere nel giro di breve tempo di distanza l’uno dall’altro”, continua Giorgi.

“Ricordo – aggiunge il Sindaco – che il Faro non assolve più alle funzioni legate al codice della navigazione, ma ricopre solo una funzione di attrattiva turistica e simbolica particolarmente importante per la città. Pertanto, rispetto al passato, le tempistiche d’intervento per un suo ripristino post mareggiata non avrebbero potuto avere la celerità degli anni passati, proprio per il venir meno del suo ruolo legato al codice della navigazione”.