L’antico cannone ritrovato a Lignano.
Hanno ritrovato un antico cannone nel mare di Lignano. E ora, dopo tempo, rivendicano il riconoscimento di un “premio” in denaro per questa scoperta.
Riavvolgiamo il nastro dei fatti. Sono passati molti anni da quando è stato rinvenuto il cannone “Carronata”, di grosso calibro e in grado di sparare a raffica, nelle acque lignanesi. Apparteneva a un relitto denominato Brigantino, del 1600. A recuperare questo storico reperto è stato un peschereccio della famiglia Scala di Marano Lagunare, con altri addetti regolarmente imbarcati a bordo. Era una giornata di pesca a strascico e c’è da dire che il pescato è stato davvero straordinario. Ancora commovente la descrizione del fatto che viene data dai presenti, con tutti i vari dettagli tra i quali quello di una grande murena dentro il cannone all’atto del ritrovamento.
Ora, l’avvocato Santo Tutino di Udine, formalmente incaricato di risolvere la vicenda, dopo aver effettuato formale istanza di accesso agli atti alla Guardia Costiera di Monfalcone – da cui dipende Marano Lagunare – ha anche interessato il Polo Museale di Venezia, e altri enti, per rivendicare sia l’eventuale somma a premio per il ritrovamento sia per il pagamento del corrispettivo per l’attività richiesta, svolta e prestata per la pulizia del bene rinvenuto.
Dei fatti è anche stato scritto un libro, nonché lo stesso rappresenta una delle più importanti esperienze di ricerca dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con i suoi studenti. L’avvocato Tutino lancia infine un appello: “Chiunque abbia notizie sui fatti e sul cannone, è pregato di scrivermi all’indirizzo info@studiotutino.com”.