Il premio Hemingway a Lignano.
Si rinnovano anche quest’anno le iniziative volte a celebrare il legame tra Lignano Sabbiadoro e lo scrittore premio Nobel Ernest Hemingway, grazie al noto e omonimo premo letterario, in programma da giovedì 22 a sabato 24 giugno, nell’ambito di un fitto calendario di eventi estivi.
Giunto alla 39esima edizione, questo prestigioso evento può trasformarsi in una preziosa occasione per dedicarsi anche alla scoperta di quegli angoli più scenografici di Lignano e del suo territorio che catturarono l’immaginario dello scrittore, tanto da definirla la “Florida d’Italia”.
Il passaggio dello scrittore statunitense negli anni ’50 ha avuto nei decenni un forte influsso sulla destinazione dal punto di vista culturale, letterario e artistico. Hemingway si innamorò profondamente di Lignano, perdendosi e ritrovandosi tra i suoi canneti, le spiagge selvagge e gli isolotti, instaurando una forte connessione con questo territorio baciato da acque marine, dolci e lagunari. Per suggellare questo legame, Lignano gli ha dedicato un parco pubblico e, soprattutto, nel 1986 ha istituito il premio letterario che porta il suo nome, celebrandone la straordinaria capacità di scrutare le profondità dell’animo umano.
“La Florida d’Italia”: lo scrittore e il mare
Nel corso di un tour in Italia destinato a far scoprire alla moglie Mary i luoghi in cui aveva prestato servizio durante la Grande Guerra, gli Hemingway conobbero e divennero amici intimi della famiglia di nobili friulani Kechler, che ospitarono poi spesso lo scrittore nelle loro proprietà. Fu così che lo scrittore nel 1954 si recò a Lignano Pineta, dove Alberto Kechler aveva deciso di investire nella lungimirante idea del visionario architetto Marcello D’Olivo. Qui, dopo aver osservato il progetto urbanistico a pianta circolare della città, e raggiungendo la lunga spiaggia dorata, lo scrittore rimase tanto affascinato da profetizzare: “Questo posto diventerà la Florida d’Italia”.Un paragone calzante per un territorio dal costante dialogo tra terra e acqua: quella salata dell’Adriatico, quella dolce del Tagliamento e quella salmastra della laguna.
Anche spostandosi nell’entroterra, la fantasia e l’immaginazione dello scrittore furono catturati dalla bellezza del territorio lignanese. Ad esempio, lo colpì particolarmente la Bilancia di Bepi, una palafitta sul fiume con una grande rete a bilancia: strumento fondamentale in una zona lagunare che conserva ancor oggi inalterato lo stile del cottage in legno nel quale si manovravano le reti. Situata a Palazzolo dello Stella, sulle sponde dell’omonimo fiume, fa parte della Riserva Regionale Naturale Foci del Fiume Stella, contesto ideale per vivere un autentico contatto con la natura in un piccolo angolo di pace. Il modo migliore per raggiungerla è sicuramente la barca, concedendosi il lusso di andare alla scoperta di canneti, isolotti e barene.
Edizione 2023: i vincitori
A poche settimane dalla premiazione, sono già stati annunciati i vincitori del concorso letterario: l’artista Marco Zanta ha vinto nella sezione “Fotografia” per il suo sguardo preciso ed essenziale; l’avvocatessa e attivista iraniana Shirin Ebadi nella categoria “Testimone del nostro tempo” per l’impegno civile; il saggista Carlo Ginzburg nella sezione “L’avventura del pensiero” per l’impegno storico e la passione per l’arte; la nota scrittrice belga francofona Amélie Nothomb nella categoria “Letteratura” per la sua simbiosi con la scrittura. Infine, al nuotatore friulano Antonio Fantin è stato assegnato il premio speciale “Lignano 120 anni di futuro”, per la capacità di essere di ispirazione per i più giovani, trasformando le difficoltà derivanti dalla sua disabilità nel sogno dell’oro paralimpico a Tokyo2020.
Il calendario degli eventi.
La rassegna sarà scandita da diversi momenti che si articoleranno per lo più presso la Terrazza a Mare, iconica architettura lignanese a forma di conchiglia che si specchia sul mare. Si comincia giovedì 22 giugno alle ore 21 con “It’s all one song”, l’intervista a Marco Zanta ad opera dello storico della fotografia Italo Zannier.
Il giorno seguente, venerdì 23 giugno, avrà come protagonista Shirin Ebadi in dialogo con lo scrittore Alberto Garlini: appuntamento alle ore 18.30 con “Finché non saremo liberi” e a seguire l’incontro “Dalla malattia all’oro paralimpico” con l’intervista del giornalista Cristiano Degano ad Antonio Fantin.
Sabato 24 giugno si apre alle ore 11.00 con l’appuntamento “Il mestiere di storico”, uno scambio tra Carlo Ginzburg e il poeta Gian Mario Villalta, e prosegue alle 17.00 con il dialogo tra Amélie Nothomb e Garlini, intitolato “Primo Sangue”. L’atto conclusivo, la Cerimonia di Premiazione, si terrà alle 20.00 presso il CinemaCity alla presenza della giuria e dei vincitori, con la conduzione della giornalista del TG1 Emma D’Aquino. Per partecipare ai singoli incontri e alla cerimonia è necessaria la prenotazione da effettuarsi attraverso il sito del Premio.