Torna la magia del Presepe di Sabba a Lignano.
Il Presepe di Sabbia di Lignano compie vent’anni con l’intento di proseguire sulla strada della sperimentazione intrapresa nel corso delle ultime edizioni. La scommessa, anche quest’anno, è duplice: da un lato consiste nel proporre ai visitatori alcuni spunti di riflessione sulla contemporaneità innescati dal racconto evangelico del Natale, dall’altro si incarica di far interagire la grande arte scultorea della sabbia con la multimedialità.
L’inaugurazione di Natale d’A…mare a Lignano si terrà questa sera, giovedì 7 dicembre alle 17.30, nell’area della chiesa San Giovanni Bosco e proseguirà con l’accensione delle luminarie e del grande albero di Piazza Fontana e l’inaugurazione del Presepe di Sabbia
Sta nell’invenzione stessa del presepe la volontà di attualizzare qui e ora l’evento senza tempo della nascita di Gesù, commemorandolo ogni anno come se stesse accadendo di nuovo dinanzi agli occhi di chi lo sta celebrando. Un evento di 2023 anni fa che si rinnova ogni Natale caricandosi delle attese e delle speranze di chi lo ricorda. San Francesco, l’inventore del Presepe, ambienta nella Greccio dei suoi tempi la scena della Natività, coinvolgendo le persone del posto. Il Presepe, dunque, è sin dalle origini strettamente legato ai luoghi, al tempo e allo sguardo di chi lo fa (e di chi lo guarda); d’altro canto chi lo fa (e chi lo guarda) non fa altro che ricordare, ricollocandola dunque nel presente, la nascita di Gesù.
L’idea è dunque quella di trasformare i luoghi e i paesaggi di Lignano e dei territori vicini in scene del Presepio, cogliendoli in attimi sospesi ed essenziali. Scene che sappiano restituirne il genius loci e la spiritualità più autentica, che possono trovare manifestazione in un dettaglio naturalistico o architettonico, in un animale o in un fiore, in una tradizione o in una leggenda, in una momento di lavoro o di vita quotidiana. Estrapolazioni cariche di significato che di questi luoghi riescano a restituire per lampi simbolici i tratti più importanti, attraverso e oltre l’ordine cronologico degli eventi. Scene che sappiano esprimere l’intimo legame tra ambiente, natura, paesaggio e vita umana, colto simultaneamente secondo differenti prospettive argomentative e attraverso diversi piani spazio-temporali.
Lignano: 120 anni di storia balneare e 20 anni di presepe di sabbia.
Il ricorrere, in questo 2023, del 120° anniversario di “storia balneare” di Lignano ha permesso di portare in chiara evidenza quanto forte, sin dall’origine, sia stato il legame tra la città e il territorio che la circonda: territorio inteso tanto come ambiente naturale che ha contribuito a formarla nella sua morfologia quanto come “intorno” storico e culturale che l’ha innervata attraverso continui apporti di idee e ininterrotti scambi di energie.
Il ricorrere, sempre quest’anno, del ventennale offre in aggiunta al Presepe di Sabbia l’occasione per alcune considerazioni: quella stessa sabbia che ne costituisce la “materia” scultorea essenziale è, infatti, un dono della natura e del territorio perché nel tempo roccia, terra, vento, fiumi, laguna e mare hanno concorso a formarla; la “sabbia d’oro” che tanto lustro ha dato alla nostra città diviene allora simbolo ed emblema dell’inestimabile valore e della straordinaria ricchezza dell’intero patrimonio ambientale e culturale del Basso Friuli. Un patrimonio che va protetto, preservato e valorizzato affinché ancora ne possiamo godere noi e le generazioni che verranno.
Un omaggio al territorio.
L’opera vuole dunque essere un omaggio al territorio compreso tra Stella e Tagliamento e tra mare e laguna e si presenta sotto forma di un percorso, tracciato da un reticolo di rimandi simbolici, che ne attraversa il paesaggio inteso come un sistema di segni lasciati, nel tempo, dalla natura e dagli uomini nelle loro reciproche interrelazioni: segni capaci di svelarne l’anima e di prefigurarne le possibilità future. Si tratta di una sorta di “guida per immagini” che accompagnerà il visitatore lungo le rive dello Stella e del Tagliamento e che lo condurrà fino alla laguna e al mare (e a Lignano), invitandolo a sostare in alcuni luoghi di peculiare impatto storico e ambientale trasfigurati, come d’incanto, in scene del Presepe.
Dopo essere stati accolti da una grandiosa scultura raffigurante la “Bambina di Piancada”, simbolo di questo territorio perché ne è stata la più antica abitatrice conosciuta (oltre 6500 anni fa), si partirà dalle risorgive dello Stella e si visiteranno i mulini storici e Villa Ottelio (e le sue leggende shakespeariane); a Piancada, sul sagrato della cinquecentesca e sconsacrata chiesetta goticheggiante di Sant’Antonio Abate , si potranno incontrare i Benandanti. Si proseguirà quindi seguendo il fiume fino in laguna: il paesaggio, la fauna e la flora di questo ecosistema splendido e delicatissimo, assieme all’antico borgo di Marano, faranno da scenario alla Natività.
Lignano poi si presenterà al visitatore in una sorta di morphing che parte da 120 anni fa e si spinge sino al futuro coinvolgendo alcuni dei suoi luoghi simbolo: ci si immergerà nell’ambiente naturale delle origini, si assisterà alla “fondazione” della città, le tre terrazze a mare che si sono succedute nel tempo si squaderneranno dinanzi ai nostri occhi sullo sfondo di un’immaginifica Lignano futura, ma si potrà visitare anche Casa Gnata e la chiesetta di San Zaccaria, rispettivamente il più antico insediamento abitativo e religioso di Lignano. Si risalirà poi il Tagliamento a partire dalle foci e, raccontando l’anima profonda di questo “grande fiume”, si arriverà sino a Latisana. Quest’anno gli interventi scenografici daranno vita a un’atmosfera immersiva di grande impatto legata concettualmente all’acqua e al suo scorrere; ci sarà, infine, una magnifica videoinstallazione che avrà quali protagonisti gli splendidi affreschi della chiesetta di Santa Maria che da Bevazzana fu traslata nella Pineta di Lignano alla metà degli Anni Sessanta.
Il Presepe di sabbia 2023 sarà allora anche l’occasione per scoprire o per riscoprire le bellezze di un territorio poco conosciuto e per lasciarsi rapire dal fascino delle sue storie, delle sue tradizioni e della sua spiritualità.