Al Parco Zoo di Lignano.
AI Parco Zoo Punta Verde di Lignano Sabbiadoro un fine settimana a fare da cassa di risonanza al primo World Species Congress, la maratona globale di 24 ore programmata per il 15 maggio con l’obiettivo “invertire la rotta” delle specie animali che rischiano la scomparsa.
“L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura chiama e noi rispondiamo – dichiara il direttore dello Zoo di Lignano, Maria Rodeano -. Reverse the Red è un mantra per chi si occupa di conservazione in ogni angolo del Pianeta. Il colore rosso si riferisce al crescente numero di specie minacciate ed è compito di tutti noi capovolgere il destino di quel 28% che risulta maggiormente esposto, trasformando il rosso in verde, sinonimo di salvezza”.
“Salvare le specie dall’estinzione richiede il coinvolgimento di tutti e per questo domenica 19 maggio all’interno della nostra struttura e in contemporanea in nove strutture aderenti all’Unione Italiana degli Zoo e degli Acquari (UIZA), verranno organizzate una serie di attività dedicate al tema” sottolinea il direttore.
Ci sarà la possibilità di ascoltare, attraverso il Kamishibai (una forma di teatro d’immagini) il racconto che vede come protagonista principale il Leontopiteco caissara; da “Una bellissima amicizia”, tratto dal libro “10 storie di successo”, il racconto sottolinea l’importante ruolo degli zoo nel contrastare l’estinzione delle specie. I visitatori avranno inoltre la possibilità di partecipare a un laboratorio esperienziale allestito in un’area apposita, con diverse postazioni dedicate dove poter scoprire e conoscere meglio quagli sono gli animali minacciati e quali comportamenti adottare per aiutare a salvarli.
Alla fine dell’attività tutti i partecipanti riceveranno l’adesivo rappresentativo Reverse the red. Le attività sono rivolte non solo alle famiglie, ma a chiunque voglia mettersi in gioco per scoprire alcune curiosità sul regno animale e diventare parte attiva nella salvaguardia delle specie.
La Lista Rossa della IUCN comprende 157.190 specie, di cui 44.016 a rischio di estinzione in natura. Conflitto con le attività umane, deforestazione, cambiamenti climatici e bracconaggio sono le principali minacce che la fauna selvatica deve affrontare quotidianamente.
“Dobbiamo far tornare i conti anche nel campo della biodiversità, perché le perdite si azzerino e il bilancio possa tornare positivo restituendo al nostro Pianeta alcune meravigliose specie di animali, condannate a estinguersi per causa dell’uomo – sottolinea Francesco Petretti, Membro Species Survival Commission (SSC) IUCN -. Pappagalli dai colori sgargianti, fieri uccelli rapaci, grandi felini, imponenti rinoceronti che sembrano usciti dalla Preistoria, scimmie che tanto ci somigliano, piccoli anfibi e giganteschi serpenti potrebbero lasciarci per sempre, ma gli uomini ancora una volta hanno sorpreso tutti, consentendo a questi animali di sopravvivere nelle strutture zoologiche, per riportarli poi nel loro ambiente naturale di origine”.
“Un progetto essenziale ed urgente, che in Italia vede coinvolte le Istituzioni aderenti all’Unione Italiana dei Giardini Zoologici e degli Acquari, che con le loro equipe di biologi, veterinari, comunicatori e tecnici, sono impegnate in una grande e avventurosa impresa per conservare alcuni fra gli animali più rari e minacciati del Pianeta e far sì che di loro non resti solo il ricordo in una foto, ma possano ancora affascinarci e svolgere il loro ruolo ecologico all’interno degli equilibri naturali. Recuperare la biodiversità significa salvare gli organismi e gli ecosistemi, creare le condizioni perché la Natura possa sopportare gli urti dei cambiamenti climatici e continuare a fornirci tutti i benefici, dei quali non possiamo fare a meno” conclude Petretti.