un investimento di 139 milioni di euro.
Un eco resort da 67 mila metri cubi su 126 ettari nell’area Sic Riviera Nord a Lignano, per un investimento di 139 milioni di euro. Mentre – come rende noto la stampa locale – prende forma il maxi progetto di un pool di imprenditori friulani e veneti, il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia rinnova l’invito alla Regione a monitorare attentamente la questione, facendosi “parte attiva al fine di garantire la tutela di questo sito dalle caratteristiche uniche”.
La zona, infatti, si estende su un’area di oltre 100 ettari che include l’unico lembo di pineta litoranea spontanea del Friuli-Venezia Giulia, riconosciuta come Zona Speciale di Conservazione dall’Unione Europea, ed è caratterizzata da dune e ambienti umidi in cui trovano spazio habitat e specie animali e vegetali di assoluto interesse. Il Gruppo consiliare del Patto per l’Autonomia aveva già interrogato diversi mesi fa la Giunta regionale chiedendo rassicurazioni rispetto alla tutela della zona.
L’interrogazione faceva seguito alle notizie relative alla volontà della proprietà dell’area di realizzare un nuovo villaggio turistico da 4 mila posti letto, per un totale presunto di 480 mila presenze a stagione, e ai timori che questa attività potesse compromettere la naturalità dell’area e la possibilità di un percorso di tutela che ne garantisca le caratteristiche ambientali e la fruibilità da parte di tutti, popolazione locale e turisti.
“La Regione, responsabile della gestione delle aree della Rete Natura 2000, di cui appunto fa parte il sito ZSC Pineta di Lignano, ha provveduto a emanare le obbligatorie misure di conservazione costituite da una serie di disposizioni, articolate in buone pratiche, obblighi e divieti, senza arrivare a redigere un Piano di gestione che, seppur non obbligatorio, è auspicabile, data la situazione emersa in questi ultimi tempi”, affermano i consiglieri regionali Giampaolo Bidoli e Massimo Moretuzzo.