La nuova passeggiata di Lignano Pineta.
Tra progettazione e lavori ci sono voluti 5 anni. Ma Lignano Pineta, finalmente, ha la sua nuova passeggiata sopraelevata, pronta ad accogliere i turisti entro l’estate.
Qualcosa come 76 tonnellate di acciaio verniciato per rinnovare i parapetti e 127 nuovi punti luce. Gli oltre 2 chilometri di passeggiata sopraelevata di Lignano Pineta si presentano alla stagione 2021 completamente rinnovati grazie a un impegnativo progetto di riqualificazione che ha richiesto ben cinque anni per giungere al completamento, tra la fase di elaborazione, l’ottenimento di tutte le autorizzazioni e poi la sua realizzazione. Il design italiano delle lampade, unitamente all’architettura dei parapetti, danno a tutto il Lungomare di Lignano Pineta un’immagine nuova e accattivante.
Dietro all’opera che affianca la riqualificazione di tutti e sette i bagni del Lungomare Alberto Kechler un pool di tecnici non solo altamente qualificati, ma anche particolarmente legati alla città di Lignano, a cominciare dal progettista, l’architetto, Alberto Barazzutti di Udine, e al suo collega, geometra Andrea Bortuzzo che si è occupato delle pratiche edilizie e demaniali. “I nuovi parapetti sono molto trasparenti in modo da non ostruire la visione della spiaggia e del mare – spiega Barazzutti – e hanno reso decisamente più moderna e al passo con i tempi la “promenade” di Lignano Pineta”.
I calcoli legati alla progettazione delle strutture sono dell’ingegner Maurizio Meroi, lignanese di nascita trapiantato a Udine, le luci sono state consigliate dal perito Lucio Pinosa collaboratore della ditta Comet-SimeVignuda di San Daniele del Friuli e infine alla realizzazione e all’installazione dei parapetti, ci hanno pensato le Officine Zamarian di Precenicco, coadiuvate dai collaboratori della società Lignano Pineta.
Un intervento impegnativo, realizzato in acciaio con zincatura e verniciatura, a garantire una lunga durata alla struttura, che ha visto installati sulla passeggiata di Lignano Pineta i nuovi parapetti fissati con qualcosa come 5.500 tasselli in inox e 2.750 staffe. Una lavorazione artigianale curata nei minimi particolari da Stefano Zamarian, particolarmente soddisfatto dal risultato ottenuto dai suoi collaboratori Ilija Milic, Roberto Ciani, Moreno Cassan e Alessio Macor, impegnati ad adattare l’opera ai tanti “fuori misura” presenti, gli attacchi alle scale, i passaggi dietro alle “rotonde” e gli inserimenti delle diverse attività lungo la passeggiata.
I nuovi parapetti sono anche illuminati, sia dal lato della passeggiata che verso la spiaggia, con 56 corpi illuminanti posizionati sul lato del Lungomare Kechler (con una potenza di 1721 lumen) e con 71 lampade inserite nei parapetti dal lato spiaggia (con una potenza di 423 lumen), tutte a basso consumo e protette da un’apposita vernice che le protegge dall’azione degli agenti marini. La scelta della doppia illuminazione intervallata crea un effetto scenico e permette a quanti si trovano a percorrere la sopraelevata anche alla sera di ammirare la spiaggia ed il mare, passeggiando da uno stabilimento balneare all’altro. “Dal primo lotto del 2018, al completamento dell’opera ne è passato di tempo, ma ne valeva la pena”, è il commento di Lucio Pinosa.
“Si tratta di un progetto di ammodernamento dell’infrastruttura stabilimenti balneari di Lignano Pineta che in parte avevamo in programma e in parte abbiamo implementato strada facendo e che ci rende orgogliosi – commenta Giorgio Ardito, presidente della società Lignano Pineta – e penso ai mosaici tratti da opere di artisti del ‘900 realizzati agli ingressi degli stabilimenti balneari, al rifacimento di tutti i rivestimenti degli stabilimenti balneari e al progressivo ammodernamento dei servizi igienici, delle docce e delle toilette con sistemi automatici di apertura con braccialetti Rfid, insieme alle nuove attività su piazza Marcello D’Olivo dove termina la passeggiata. Ecco un’opera della società Lignano Pineta per mantenere competitiva e attrattiva la località. Un grazie a tutti i nostri collaboratori che si sono adoperati per la realizzazione dell’opera: Mauro Casasola, Maurizio Patton, Maurizio Tamos, Alessandro Verardo, Andrea Panfili, Andrea Paccagnin, Luciano Mian, Pietro Chiarparin ed Ermes Taglialegne”.