Lignano dopo la mareggiata.
Il maltempo e l’alta marea degli scorsi giorni hanno provocato danni su tutta la costa, da Trieste a Marano Lagunare, ma, soprattutto, a Lignano. Sono, infatti, state invase dall’acqua le strade più vicine alle rive, ai porti e alle banchine. Nel centro abitato continuano a susseguirsi black-out. L’accesso al pontile del faro rosso non è consentito.
Dopo una prima verifica sull’entità dei danni, il governatore Massimiliano Fedriga, con il vicegovernatore delegato alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, ha chiesto lo stato di emergenza nazionale a fronte delle criticità riscontrate.
La forte mareggiata ha provocato l’ingresso di acque nella zona della Pagoda e di Piazza del Mare a Lignano Pineta. A Marina Uno l’acqua ha superato il livello della banchina di più di 30 centimetri. Abitanti e volontari della Protezione Civile hanno lavorato per ore per svuotare scantinati e garage allagati.
L’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, si è recato proprio a Lignano Sabbiadoro con gli amministratori, gli operatori e i tecnici della città balneare e del comprensorio nautico per organizzare rapidamente i lavori di sistemazione dell’arenile e delle bocche di porto del fiume Tagliamento e della Laguna di Marano.
Pizzimenti ha assicurato il “forte impegno finanziario della Regione per fare fronte ai danni” e ha reso noto che “si sta già lavorando sui progetti per il dragaggio delle bocche di porto per garantire la sicurezza della navigazione ai fini turistici, ma anche per tutelare gli interessi di natura commerciale”. Pizzimenti ha confermato la stessa attenzione anche per gli interventi di pulizia della spiaggia, in particolare nei punti in cui si sono verificati i gravi fenomeni di erosione causati dalla recente mareggiata, al fine di assicurare il ripristino dell’arenile in vista della stagione turistica del 2019.