Lutto a Lignano per la scomparsa di Fernando Tempo.
Amava vivere in maniera libera, assecondando le sue passioni e le sue idee, che talvolta hanno diviso in maniera netta le opinioni dei concittadini. Animo controverso, talvolta introverso, ma con un cuore d’oro. Una vita trascorsa tra le onde del mare della sua amata Lignano. Quella barca, la “San Marco”, ormeggiata oramai da diverso tempo nei pressi dell’ Hotel Marina Uno era diventata il simbolo di un’epoca in cui lui, Fernando Tempo, classe 1943, si dedicava con amore a far conoscere ai turisti gli scorci più nascosti del territorio.
Amava il mare, era la sua vita, un amore che non ha saputo conoscere confini, come quello per tutti gli animali, che amava fotografare nei contesti più fiabeschi. Un’esistenza, quella di Tempo, fatta di lotte, alla continua ricerca della libertà e della serenità. Quella stessa serenità che gli fu tolta dieci anni fa, a causa della prematura scomparsa del figlio, che Fernando ha amato e tutelato fino alla fine. “Un uomo con un grande cuore, ha vissuto a contatto con la natura, ai piedi del fiume Tagliamento, per cercare di far vivere al meglio il figlio, sarà molto difficile imbattersi nuovamente in persone dall’animo cosi nobile”, racconta Massimo Brini, assessore al turismo di Lignano Sabbiadoro.
“Conoscevo Fernando da ben ventiquattro anni, era una persona che amava la libertà e il poter vivere a suo modo, senza mai arrecare danno al prossimo – spiega Graziano Basello, segretario provinciale lega FVG – di mattina presto ci si trovava spesso a fare colazione nel nostro locale preferito, ed era sempre un piacere scambiare idee ed opinioni con lui”. Unico nel suo stile, una storia come la sua lascia l’impronta e difficilmente troverà repliche. “Fino a pochi giorni fa mi mandava il saluto del buongiorno, spesso accompagnato a qualche foto di tartarughe o gattini, aveva un grande cuore” ricorda l’amico Giosuè Cuccurullo, presidente dell’associazione Foce del Tagliamento.
Un’impronta indelebile, quella che Tempo lascia nella sua Lignano, che ha lasciato la scorsa notte a causa dell’aggravarsi di problemi di salute. Tantissimi i messaggi di cordoglio da parte di tutta la comunità lignanese, che lo ricorda come “il capitano”, in memoria dell’amore per la sua barca. Oggi Lignano perde una figura storica, imponente, che difficilmente verrà dimenticata.