La vicenda della lite tra vicini a Lignano.
15 mesi di reclusione per il padre, 7 mesi per il figlio e 8 mesi per la moglie. A deciderlo, nei giorni scorsi, il giudice Roberto Pecile del tribunale di Udine a seguito di una lite finita in aggressione tra la famiglia e il vicino di casa dell’epoca. Per adesso, però, la pena è stata sospesa.
I fatti.
Era il 26 agosto 2017 e la donna, al tempo 61 anni, aveva fatto cadere della sporcizia al piano sotto il suo, dove una ragazza stava stendendo la biancheria. Il padre della ragazza aveva segnalato la situazione alla signora. Di tutta risposta è stato aggredito e ha ricevuto dei colpi con un martello anche in altre parti del corpo. Ad assalire il malcapitato è stato il marito della donna, che all’epoca aveva 62 anni. La vittima si è quindi recata all’ospedale di Lignano, dove è stata dimessa con una prognosi di sette giorni.
All’uscita del pronto soccorso, però, la situazione è di nuovo degenerata, perché ad attenderlo c’era tutta la famiglia, compreso il figlio di 25 anni. I tre lo hanno picchiato e la prognosi è aumentata di tre giorni. La famiglia, secondo l’accusa, non si è limitata ad aggredirlo fisicamente, infatti avrebbero anche minacciato la vittima di dar fuoco al suo negozio e di ammazzare i nipoti.