A Lignano torna la magia del Presepe di sabbia: protagonisti il cibo e il dono

Il presepe di sabbia a Lignano Sabbiadoro.

Torna a Lignano Sabbiadoro uno degli eventi più amati del periodo natalizio: il Presepe di Sabbia, giunto alla sua 21ª edizione, che lo scorso anno ha attratto oltre 88 mila visitatori. La maestosa opera, visitabile dal 7 dicembre al 2 febbraio, si conferma un appuntamento imperdibile per residenti, turisti e visitatori provenienti da Austria, Slovenia e Croazia.

Il presepe ha una superficie espositiva di 800 metri quadrati realizzati utilizzando 400 metri cubi di sabbia. Sarà visitabile nella tensostruttura allestita all’altezza dell’Ufficio Spiaggia n. 6 sul Lungomare Trieste della località balneare.

Un capolavoro d’arte e cultura

Quest’anno, il tema centrale è “Panem nostrum cotidianum. Il cibo e il dono”, un viaggio emozionante attraverso tradizioni, cucina, arte e spiritualità del territorio compreso tra il Tagliamento e l’Isonzo. Realizzato con sabbia dell’arenile e acqua marina, senza l’uso di collanti chimici, il presepe unisce l’abilità di maestri scultori italiani e internazionali alla riflessione su valori universali come la condivisione e la coesione sociale.

Il grande Presepe di Sabbia di Lignano Sabbiadoro è pronto a stupire ancora una volta con la sua XXI edizione, che esplora l’antico connubio tra il cibo e il dono, simboli universali di vita e condivisione. Il tema di quest’anno invita i visitatori a riscoprire gli antichi saperi legati al cibo e alla circolarità del “donare-ricevere-contraccambiare”.

Dono e cibo divengono centrali proprio come nella tradizione presepiale più classica, dove i personaggi offrono al Bambino Gesù i prodotti della loro terra, mentre questi dona sé stesso all’Umanità quale nutrimento di vita eterna. Il Presepe di sabbia 2024 nel rievocare la Natività esplora anche la profonda relazione che da sempre lega l’uomo alla terra e al proprio territorio.

Il percorso si immerge nel susseguirsi dei mesi, attraversa le “soglie” stagionali, si sofferma su alcune festività dei santi legate ai cicli agrari o sui momenti cruciali del lavoro nei campi, raccontando al contempo i piatti tradizionali che custodiscono il sapore e la storia della vita contadina in Friuli.

Si parte dal prosciutto di San Daniele, che diventa pretesto sia per approfondire l’importanza del maiale nell’economia e nella cultura contadine, sia per ricordare gli antichi riti legati a Sant’Antonio Abate, protettore degli animali dell’aia e della stalla; si prosegue con le mele benedette di San Biagio, con i pani rituali di San Valentino (i colàz,) e con il lidridìc cul pòc di San Giuseppe.

Si rievocano poi le mirindutis del 25 aprile, con le tradizionali frittate a base di erbe spontanee, in ricordo della Rogazione Grande di primavera fino ad arrivare alle sagre d’autunno, dove l’oca, la brovada e il vino sono protagonisti per San Martino. Non vengono tralasciati i momenti cruciali della mietitura, della vendemmia e della trebbiatura e i gesti antichi del pescatore, del fornaio e del casaro. Il viaggio culmina con i piatti simbolo della tradizione friulana: il frico e i cjarsons, non senza aver tributato il dovuto omaggio alla gubana.

La mostra invita a immergersi in un percorso sensoriale e narrativo dove ogni alimento racconta una storia e un luogo, ogni stagione porta con sé un patrimonio di saperi e di sapori e ogni piatto diventa un atto di memoria, di condivisione e di convivialità. Così, il Presepe di sabbia 2024 non è semplicemente una rappresentazione della Natività, ma si trasforma in un’opportunità per riflettere sul significato profondo del cibo e del dono come elementi fondamentali di coesione sociale e culturale.

L’ultima scultura del percorso sarà un manifesto visivo che inviterà i visitatori a riflettere su problemi globali che affliggono oggi l’umanità, in un momento in cui la condivisione e l’etica del cibo diventano sempre più un atto di giustizia sociale per un futuro di pace. Le sculture di sabbia anche quest’anno sono state realizzate da un team di artisti italiani e internazionali di straordinaria bravura che hanno saputo tradurre temi antichi in opere capaci di dialogare con il presente e con il futuro.

La XXI edizione dell’opera è organizzata dalle Associazioni Lignano in Fiore ODV e Dome Aghe e Savalon d’Aur APS, in collaborazione con Comune di Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro Gestioni, Regione Friuli Venezia Giulia, Consorzio Lignano Holiday, Spiaggia Viva e con il fondamentale sostegno delle associazioni lignanesi.

“Quando 20 anni fa è iniziata questa avventura, in una Lignano invernale deserta, con un piccolo presepe di sabbia regalato alla comunità – commentano Mario Montrone, presidente dell’Associazione Dome Aghe e Savalon d’Aur APS e Gioia Prata di Lignano in Fiore OVD -, nessuno si aspettava di poter raggiungere nel tempo complessivamente oltre un milione di visitatori, con una manifestazione cresciuta in tutti i suoi aspetti e capace di farsi promotrice di importanti iniziative solidali. Grazie al lavoro dei tanti partner istituzionali e dei volontari delle associazioni locali, questa iniziativa, nata dalla stessa comunità, ha saputo diventare un evento dal forte richiamo turistico, con visitatori provenienti da tutta la regione e dall’estero; un gioiello in riva al mare di Lignano Sabbiadoro, città che ora sa splendere anche durante la stagione invernale”

Giornate e orari di apertura.

Il presepe verrà inaugurato sabato 7 dicembre alle 17.00 e sarà visitabile fino a domenica 2 febbraio. A dicembre sarà aperto ogni giorno, con i sabati e domeniche e le giornate dal 21 al 31 dicembre con orario dalle 10.00 alle 18.00. Dal lunedì al venerdì l’orario sarà dalle 14.00 alle 18.00, così anche nel giorno di Natale.

A gennaio 2025 orario dalle 10.00 alle 18.00 dal giorno 1 al giorno 6 e in tutte le domeniche del mese. Sabato 11, 18 e 26 gennaio e 1 febbraio orario dalle 14.00 alle 18.00, mentre la domenica conclusiva, il 2 febbraio, orario continuato 10.00/18.00. Per tutte le info e gli orari visitare il sito www.presepelignano.it .

Sand Nativity, un tributo a Go!2025

Si intitola Sand Nativity – Beyond Borders: Roots on the Move ed è un’installazione in sabbia dedicata alla città di Gorizia, con Nova GoricaCapitale Europea della Cultura 2025.

L’opera, realizzata dagli stessi artisti che ogni anno danno vita al celebre Presepe di sabbia di Lignano Sabbiadoro, è un tributo a Gorizia, città un tempo lacerata da un confine violento e oggi punto di convergenza – tanto reale quanto simbolico – di incontri, di scambi e di intersezioni  capaci di trasformare le differenze  in opportunità di dialogo e di intessere legami tra culture, idee e persone.

Nell’opera, valigie, muri in disfacimento e barriere che si stanno spezzando simboleggiano il viaggio che  l’Umanità intraprende per superare i confini fisici e mentali che ostacolano la possibilità di scegliere liberamente e di pensare in modo critico. Elementi che fanno da sfondo a una Natività “in transito”, immersa in un processo di “metamorfosi” che riflette il desiderio universale di libertà e crescita.

Radici, semi, rami e tracce di vite in viaggio diventano simboli di arrivi e partenze, di lasciti e di strappi, di connessioni e di rinascita; segni che invitano a riflettere su identità, sradicamento e accoglienza per un futuro senza più barriere e divisioni. L’installazione sarà visitabile dal pomeriggio del 20 dicembre nello spazio antistante ai Giardini Pubblici di Corso Verdi. L’ingresso sarà gratuito.

La Sand Nativity è stata realizzata grazie alla sinergia tra il Comune di Lignano Sabbiadoro, il Comune di Gorizia, le associazioni Lignano in Fiore ODV e Dome Aghe e Savalon d’Aur APS, sotto la direzione artistica di Lara Gonzo e Mario Vittadello. Le sculture sono opera di Mario VittadelloOrnella Scrivante e Irina Sokolova che, con la loro maestria, daranno forma a un’opera di grande impatto simbolico ed emotivo.