A Lignano la presentazione del Masterplan Città dello Sport.
Presentati questa mattina in Municipio a Lignano Sabbiadoro, all’onorevole Walter Rizzetto, al vicepresidente della Regione Fvg e assessore allo sport, Mario Anzil e al presidente del CONI regionale, Giorgio Brandolin, i contenuti del Masterplan Città dello Sport.
Dopo il Governatore, Massimiliano Fedriga, il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, le categorie economiche e i rappresentati dei gruppi consiliari comunali di minoranza, il piano di indirizzo strategico è stato illustrato all’esponente parlamentare e ai massimi referenti dello sport regionale.
“La nostra amministrazione – ha esordito il sindaco Laura Giorgi – crede molto in questo progetto, tra i capisaldi del programma elettorale, che abbiamo voluto chiamare come l’anniversario celebrato quest’anno, 120 anni dal primo progetto balneare, perché vuole guardare, in prospettiva, al futuro della città”.
“Lignano oggi vive di turismo e balneazione, ma non si può pensare di proseguire negli anni solo con questa formula. Per le caratteristiche che ha la città, il turismo sportivo – inteso non come singoli eventi che già esistono e occupano diversi fine settimana, anche fuori stagione – si coniuga perfettamente con la sua anima. Senza una promozione specifica, ma solo con un passaparola basato sul connubio che oggi esiste tra ambiente, mare, sport, nell’ultimo anno Lignano ha registrato circa 150 mila presenze legate a manifestazioni sportive che hanno coinvolto circa una trentina di Paesi stranieri”.
“Che la strada giusta per il futuro di Lignano era proprio quella del turismo sportivo, lo si è capito dopo la positiva esperienza degli Eyof del 2005 – ha commentato l’assessore comunale allo sport, Giovanni Iermano – per questo appena insediati ci siamo messi al lavoro. A Lignano oggi, operano qualcosa come 42 associazione sportive e ci sono diversi impianti che però non bastano a dare risposta a tutti e, in particolare, a quanti da fuori ci chiedono disponibilità di date. Poter ospitare eventi con l’adesione di migliaia di atleti, spesso minori quindi accompagnati dai familiari, diventa un volano promozionale davvero importante, perché trovandosi bene molti di loro potrebbero tornare per trascorrere un periodo di vacanza”.
Il progetto.
L’assessore ai lavori pubblici, Marco Donà, ha quindi illustrato gli aspetti tecnici del piano, con i suoi circa 800 mila metri quadrati di area interessata, 250 mila dei quali dedicati al verde, 25 mila per gli impianti sportivi all’aperto e 20 mila per le strutture coperte, oltre 4mila posti auto e un edificio polifunzionale da 8mila posti a sedere, per ospitare grandi eventi sportivi e musicali, oltre a convegni e meeting.
“L’area interessata – ha spiegato Donà – si trova esattamente a nord della famosa spirale dell’architetto Marcello D’Olivo che potrebbe diventare il simbolo identificativo di questa nuova azione di sviluppo- L’idea è molto semplice – ha aggiunto – cercare di dare un prodotto a valenza regionale, intervenendo in modo complessivo sull’urbanistica e sulla viabilità, dove invece negli anni si è pensato solo alle seconde case e a qualche intervento turistico, ma mai con una visione ampia su tutta la città”.
“E’ sicuramente un progetto ambizioso – ha aggiunto il sindaco Giorgi – che va oltre i confini della città e può ambire a manifestazioni internazionali, fiere, grandi eventi e a una ricettività di livello, per puntare a determinati contesti sportivi. Pensiamo per esempio alle massime serie delle diverse discipline”. L’onorevole Rizzetto ha quindi commentato che “si vince nell’offerta quando ci si caratterizza. E in questo progetto si parla di sport, di cultura, di salute e servizi, in un combinato disposto che può portare ad ampliare la stagionalità di alcuni mesi, attirando migliaia di persone, in una Regione strategica verso Europa“.
Il presidente del Coni regionale, Giorgio Brandolin, il Masterplan (al quale è piaciuto molto l’idea di riprendere la famosa chiocciola di D’Olivo), ha apprezzato in modo particolare lo sforzo culturale e professionale presentato, “che – ha aggiunto – risponde a precise esigenze e penso per esempio alla struttura da 8 mila posti. Se c’è un’ambizione di rendere questa città un punto di riferimento internazionale dello sport, questa è la strada giusta qualcosa di simile esiste, per esempio nella vicina Croazia, con delle micro cittadelle dello sport dove, alloggiando negli hotel appositamente aperti, le società sportive fanno dei periodi di ritiro, fuori stagione“. Chiudendo il suo intervento, il Presidente del Coni ha proposto alla Città di Lignano di candidarsi come sede Eyof per l’edizione 2027 o 2029. Da valutare se come singola città o come ambito regionale.