I bagnini di Lignano Sabbiadoro sono pronti per la stagione 2022.
I bagnini di Lignano sono pronti a ripartire. E gli stabilimenti balneari di Lignano Sabbiadoro, per la grande ripartenza della stagione 2022, sembrerebbero non risentire della mancanza di personale per quanto concerne gli assistenti bagnanti, ovvero, appunto, i bagnini.
A differenza da quel che si sente dire per quanto riguarda altri litorali italiani, dove si lamenta una scarsa propensione dei giovani a svolgere questo tipo di lavoro, sulle nostre spiagge il problema sembrerebbe non sussistere. Oltre a qualche figura storica di riferimento, infatti, sembrano esserci anche delle ‘nuove leve’, che decidono di intraprendere un mestiere che, ad oggi, non è fatto solo di sole-mare-turisti, ma anche e soprattutto di continui corsi di formazione avanzati, primo soccorso, brevetti in continuo aggiornamento.
Purtroppo, spesso, per i lavoratori stagionali, non ci sono grosse possibilità di avere una valida crescita professionale. Nella maggioranza dei casi, il lavoro si concentra tra giugno e settembre, tutto è frenetico e spesso non si ha il tempo di imparare in quel vortice di frenesia. C’è l’esigenza da parte dei datori di lavoro di reperire personale competente, ma allo stesso tempo si tende al risparmio salariale; per questo non tutti accettano questa condizione. Ma come vivono questo inizio di stagione i bagnini di Lignano?
“Questo lavoro è una missione”.
“Se i giovani non sono più così attirati dal lavoro del bagnino, è perché non vedono grosse prospettive di crescita, durante il lavoro stagionale. Fare questo lavoro è una vera e propria missione e non si riduce certo ai mesi estivi. Ci sono corsi di specializzazione di vario genere, da fare durante i mesi invernali, per formare personale sempre più competente. Abbiamo a che fare con la vita delle persone, voglio essere sempre sicuro di quello che faccio e voglio infondere sicurezza anche ai ragazzi che lavorano con me”, racconta Filippo Padovani, 41 anni, che coordina e gestisce la spiaggia di Pineta, il porto turistico di Marina Uno, e la darsena di Punta Gabbiani. L’afflusso giornaliero di turisti a Lignano Pineta tra i mesi di luglio e agosto è di 60 mila persone ( quasi quanto la capienza dell’intera città di Pordenone), circa il doppio a Sabbiadoro e il rimanente diviso tra Riviera e le colonie.
“Nel 2020 mi ero ritrovato a dover coordinare una cinquantina di bagnini, essendo aumentato esponenzialmente il personale durante il periodo in cui le normative legate al Covid dovevano essere osservate in maniera molto più scrupolosa. Dopo due anni, appena terminato lo stato di emergenza, ovviamente il personale è stato ridotto, ma nonostante questo qui da noi le richieste di lavoro di certo non mancano. A volte capita che i bagnini vengano spostati da un’ufficio spiaggia all’altro, perché ci sono periodi in cui, per svariati motivi, momentaneamente non c’è la figura adatta a ricoprire il ruolo, ma siamo sempre riusciti a coprire ampiamente i servizi. Io alleno e insegno nuoto tutto l’anno ai ragazzi che si rivolgono a me per quello che, più che un mestiere, è una missione di vita. Si salvano vite umane, e la prontezza nell’eseguire le corrette manovre di rianimazione, è fondamentale”.
Per abbracciare questo mestiere, è fondamentale avere uno scopo ben preciso, e un senso etico e professionale ben saldo. “Sono in continua evoluzione, nel mio lavoro. Dopo aver ottenuto l’abilitazione per l’insegnamento delle tecniche BLSD di rianimazione e primo soccorso, a breve sarò istruttore di nuoto paralimpico. Quest’anno, con immenso orgoglio, ho insegnato nuoto per la Gymnasium Aviano e Pordenone e per la ARCA di Fontanafredda e Pasiano, che mi hanno dato la possibilità di poter apprendere le diverse didattiche nelle piscine”, conclude Filippo, fiero di aver intrapreso e di tramandare ai colleghi o aspiranti tali, un percorso finalizzato a salvare delle vite umane.
“Il segreto? Uno staff affiatato”.
Dello stesso parere è Renato Macor, latisanese, coordinatore degli assistenti bagnanti di Sabbiadoro: “Nonostante gli anni precedenti siano stati costellati da restrizioni e chiusure, la ripresa di quest’anno devo dire che è decisamente buona. Non abbiamo avuto difficoltà a reperire personale, ci sono anche dei ragazzi che mi hanno garantito il servizio nei fine settimana, già dal mese di giugno. Anche se di bagnini della “vecchia guardia” ce ne sono sempre meno, cerchiamo di ricreare uno staff affiatato, trasmettendo alle nuove leve l’importanza di questo lavoro”.