Valori fuori norma, stop al consumo dei molluschi allevati in laguna

Le analisi delle acque vicino depuratore Lignano.

Sono state diramate, nei giorni scorsi, le ordinanze di divieto al consumo umano diretto dei molluschi estratti nella laguna. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, ricordando che “il 25 novembre l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale è dovuta intervenire a seguito delle analisi effettuate una settimana prima dalla cooperativa BioRes, e non da Arpa Fvg, che avevano riscontrato 9.200 mpn/100 g di escherichia coli nei molluschi e sospendendo, pertanto, il consumo umano diretto degli stessi. Per poterli mangiare direttamente nelle zone migliori, infatti, i molluschi non possono superare i 230 mpn”.

“È significativo – aggiunge il consigliere pentastellato – il fatto che i prelievi siano stati effettuati dalla BioRes in quanto il suo biologo Claudio Franci, in passato, aveva sostenuto che ‘contrariamente a quanto si è portati a pensare, l’inquinamento microbiologico delle acque costiere è legato non tanto ai depuratori presenti nelle località balneari, che negli anni si sono dotati di sistemi avanzati di disinfezione, quanto a un inquinamento diffuso, denominato Non Point Source (Nps), che comprende composti e agenti inquinanti generati dalle diverse attività antropiche. Essi, attraverso lo scarico nei corsi d’acqua o per dilavamento da piogge, giungono nei bacini fluviali o lagunari e, da qui, fino alle acque marine costiere. Si tratta di fenomeni particolarmente significativi in occasione di forti piogge e difficili da contrastare”.

“La teoria avrà sicuramente un suo fondamento – commenta Sergo – ma, come abbiamo più volte sostenuto, la stessa non riesce a fornire adeguate risposte laddove il ritrovamento consistente di escherichia coli avviene, come in questo caso, nella zona prospiciente gli sfioratori dell’impianto di depurazione di Lignano Sabbiadoro in una situazione di assenza totale di precipitazioni. Se l’inquinamento diffuso provenisse da altri scarichi, questo dovrebbe riguardare le zone vicine agli stessi, non certo le più lontane, non certo quelle costiere come avvenuto in passato e non certo in situazioni di tempo secco”.