In questi ultimi anni dove il web fa da padrone alle relazioni interpersonali di qualsiasi entità, siamo stati purtroppo abituati ad ascoltare centinaia di situazioni nelle quali donne più o meno giovani sono state vittime di raggiri amorosi con conseguenti perdite di denaro talvolta molto importanti.
C’è una storia, però, che si discosta da tutte le altre, sia per la modalità, sia perché, per fortuna, la persona raggirata non ha avuto gravi conseguenze, un giovane ragazzo originario di Tirana e residente a Lignano Sabbiadoro. “Sono arrivato in Italia una decina di anni fa assieme a mia zia materna perché avevo perso i miei genitori e volevo ricominciare da capo, lasciandomi alle spalle esperienze che mi hanno soffrire parecchio” spiega L. G. , 27 anni. Fin da subito, il ragazzo si dà da fare e trova lavoro stagionale presso un ristorante pizzeria a Sabbiadoro come cameriere. ” Non nascondo che è stato difficile rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo, però ho creduto nelle mie capacità, sono una persona volenterosa che ama portare a termine i propri obiettivi “.
Svolgendo un lavoro che di tempo libero ne lascia davvero molto poco, il ragazzo, la sera, quando arriva a casa e si ritrova nella sua cameretta, inizia a cercare qualcuno con il quale comunicare le sue emozioni, le gioie ma soprattutto i dolori di una situazione difficile. Così, dalla altra parte dello schermo, trova quella che fin da subito, sembrava essere la ragazza perfetta: grande capacità di ascolto, di empatia e di rassicurare anche nei momenti più bui. “Non sono mai stato bravo con la tecnologia, quindi, dopo una breve fase in cui io e questa ragazza ci siamo scritti, siamo passati a sentirci telefonicamente – racconta L. – ci sentiamo ogni sera, ci scambiamo foto della nostra quotidianità, finché, una sera, lei mi disse che si era innamorata di me e io ne ero super felice, sentire la sua presenza mi faceva stare bene e affrontare meglio le giornate “.
Fidanzati, quindi, senza mai essersi visti di persona, proprio perché la ragazza, che diceva di avere qualche anno in più e di vivere all’ estero per questioni lavorative, non era mai riuscita a trovare il momento ideale per qualche giorno di ferie. Lavoro, famiglia, continui imprevisti. La storia si trascina avanti per quasi sei anni, quando, un giorno, il ragazzo, oramai disincantato, decide di andare a fondo alla vicenda e di scoprire quale fosse la realtà, che lui stesso aveva percepito essere molto distante da ciò che fino a quel momento aveva creduto.
“L’anno scorso, finita la stagione, decisi di partire per andare a Londra, città nella quale questa persona diceva di abitare da qualche tempo – erano i primi di novembre, presi l’aereo senza dire nulla e , una volta raggiunto il luogo dove lei stessa diceva di lavorare da anni, entrai e, quando chiesi notizie, mi dissero che non esisteva nessuna persona che rispondesse a quel nome, tantomeno ai tratti somatici riportati nelle centinaia di fotografie custodite fino a quel momento gelosamente nel mio archivio telefonico” prosegue.
“Quando la chiamai per dirle che che mi trovavo lì, in un primo momento si arrabbiò molto per non averla avvisata, poi mi disse che non mi poteva raggiungere, infine, messa alle strette, ammise di avermi raccontato sempre un sacco di bugie e di essere, in realtà, una persona con una vita e un lavoro totalmente distanti da ciò che mi aveva raccontato ” conclude il ragazzo, che tiene a precisare ” La colpa è sicuramente anche mia, perché sono stato troppo ingenuo, però io ero in buona fede, a differenza di questa persona, che si è divertita alle mie spalle per ben sei anni, questa storia mi insegna indubbiamente ad aprire gli occhi, in futuro e a non dare per certo tutto ciò che mi viene detto e che non è affatto chiaro”.