“Lei era consenziente”. La difesa dei ragazzi accusati dello stupro di Lignano

I ragazzi dello stupro di Lignano.

“Era consenziente”. Si sono difesi così, di fronte agli inquirenti, i cinque ragazzi accusati dello stupro della 18enne a Lignano Sabbiadoro. I ragazzi, che hanno tra i 17 e i 21 anni, hanno ora lasciato la località turistica dove si trovavano e sono tornati nelle rispettive province di residenza: Verona, Milano, Alessandria e Varese. Sono indagati a piede libero per il reato di violenza sessuale di gruppo.

“Nessuna violenza, era consenziente”. Hanno ribadito davanti agli agenti della squadra Mobile di Udine che li hanno ascoltati, ammettendo però i rapporti sessuali. Sarà adesso la prova del Dna a chiarire meglio le dinamiche di quell’orrore consumato nell’appartamento preso in affitto per la vacanza dal gruppo e dove la 18enne era stata invitata da uno dei ragazzi, che aveva conosciuto l’estate scorsa.

La giovane è stata costretta, secondo la denuncia, a diversi rapporti orali ed un ragazzo avrebbe anche consumato la violenza fino in fondo. Su disposizione della Procura di Udine e dei Minori di Trieste sono stati anche sequestrati i cellulari dei ragazzi. Gli inquirenti sperano di trovare dei messaggi utili a ricostruire i fatti.