Un caso di West Nile a Lignano: scatta l’ordinanza e la disinfestazione

Confermato un caso di West Nile a Lignano.

Un caso di infezione da virus West Nile è stato confermato a Lignano, nei pressi di via dei Cantieri. La segnalazione, giunta dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, ha fatto scattare un’ordinanza urgente da parte del sindaco Laura Giorgi, che ha disposto immediati interventi di disinfestazione nell’area interessata.

Il provvedimento, che interessa un raggio di 200 metri dalla zona del contagio, prevede un’azione mirata alla rimozione dei focolai larvali, responsabili della proliferazione delle zanzare vettori del virus.

Il testo dell’ordinanza a Lignano.

ORDINA
a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive,
ricreative, sportive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di spazi all’aperto entro
l’area sopra indicata, dopo attenta valutazione del contesto con il personale dell’Azienda Sanitaria
Universitaria Friuli Centrale, Dipartimento di Prevenzione, e comunque seguendo le indicazioni operative
del Protocollo di emergenza:

  1. DI PERMETTERE L’ACCESSO al personale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale,
    Dipartimento di Prevenzione, al personale della ditta incaricata alla disinfestazione, al personale della
    Protezione Civile, ai Dipendenti Comunali e altri regolarmente muniti di cartellino di riconoscimento per
    l’ispezione in sito e la rimozione dei focolai presenti in area privata;
  2. DI PERMETTERE L’ACCESSO degli addetti della ditta incaricata alla disinfestazione per la rimozione
    dei focolai larvali e l’effettuazione dei trattamenti larvicidi nei focolai non rimovibili;


    ORDINA INOLTRE di:
  1. AFFIGGERE la copia della presente ordinanza negli spazi di ingresso dei corpi scala;
  2. ATTENERSI a quanto prescritto dagli addetti della ditta incaricata alla disinfestazione per la rimozione dei focolai larvali, per evitare che gli stessi abbiano a riformarsi;
  3. EVITARE l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi,
    balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana;
  4. PROCEDERE, ove si tratti di contenitori non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare raccolte d’acqua a seguito di pioggia; diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento settimanale sul terreno, evitando l’immissione dell’acqua nei tombini;
  5. TRATTARE l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche,
    presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida;
  6. TENERE sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce da sterpi e rifiuti di ogni genere, e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;
  7. PROVVEDERE, nei cortili e nei terreni scoperti al taglio periodico dell’erba;
  8. SVUOTARE le piscine non in esercizio e le fontane o eseguirvi adeguati trattamenti larvicidi;
  9. SISTEMARE tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di
    raccolte d’acqua in caso di pioggia;
  10. STOCCARE i copertoni, dopo averli svuotati da eventuali raccolte d’acqua al loro interno, al coperto o in contenitori dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo tale da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi;

Il virus West Nile in Friuli Venezia Giulia.

Il virus West Nile, trasmesso principalmente dalle zanzare del genere Culex, può causare febbre, dolori muscolari e, nei casi più gravi, complicazioni neurologiche che possono risultare fatali, soprattutto nelle persone anziane o con un sistema immunitario compromesso. Nelle ultime settimane, la regione Friuli Venezia Giulia ha registrato altri quattro casi di infezione: uno a Chions, che purtroppo è risultato fatale, un altro a Pasiano di Pordenone e due nella vicina Muzzana del Turgnano.