Il tirocinio è uno strumento che consente di svolgere un’esperienza professionalizzante a stretto contatto con il mondo del lavoro, e che supporta l’inserimento o il reinserimento di disoccupati o inoccupati.
In un mercato occupazionale negativamente segnato dalla pandemia di Covid, il tirocinio aziendale può essere una buona opportunità per entrare nel mondo del lavoro. È bene ricordare che non si tratta di una forma di lavoro subordinato, bensì di un percorso di formazione sul campo, tramite il quale si acquisiscono importanti competenze a livello pratico e professionale.
I contratti di stage sono stati introdotti per facilitare l’inserimento o il reinserimento al lavoro di persone disoccupate o inoccupate, incluse quelle in mobilità o che usufruiscono di misure a sostegno del reddito. In questi casi, si parla di tirocinio extracurriculare, che si differenzia dai tirocini curriculari rivolti agli studenti per acquisire i crediti formativi necessari al completamento degli studi.
Ogni tirocinio si basa su un progetto formativo individuale, che viene condiviso dal tirocinante, dal soggetto ospitante (un datore di lavoro che opera nel pubblico o nel privato) e dal soggetto promotore. La legge italiana prevede infatti che i contratti di tirocinio vengano promossi da terzi, che hanno anche il compito di vigilare sul regolare svolgimento delle attività.
L’agenzia per il lavoro Jobtech è un intermediario accreditato dal Ministero del Lavoro per l’attivazione delle pratiche di tirocinio extracurriculare. Operando esclusivamente in digitale, si propone come mediatore tra i tirocinanti e le aziende. L’agenzia si avvale di recruiter esperti per la selezione dei profili da inserire e di consulenti in grado di accertare che gli ospitanti siano in possesso dei requisiti richiesti dalle leggi regionali.
Le aziende possono ospitare un numero contemporaneo di tirocinanti stabilito in base al numero effettivo del personale assunto a tempo indeterminato.
La durata del tirocinio extracurriculare può variare da un minimo di 2 a un massimo di 6 mesi. Qualora l’attività ospitante operi in regime di stagionalità, la durata minima si riduce a 1 mese. Può invece protrarsi fino a 12 o 24 mesi per le categorie protette tra cui persone con disabilità certificate dall’Inail, lavoratori svantaggiati e profughi con permesso di soggiorno a fini umanitari.
Chi è alle prime esperienze con il mondo del lavoro o chi desidera rientrarci ha così la possibilità di aumentare le proprie competenze e la propria rete professionale. I datori di lavoro, dal canto loro, hanno l’occasione di conoscere risorse nuove e stimolanti che potrebbero scegliere di assumere in futuro.