Le offerte di lavoro in Friuli Venezia Giulia.
Oltre 300 offerte tra opportunità di lavoro e tirocini. Il ritorno dopo l’estate sarà un po’ meno amaro in Friuli Venezia Giulia per chi sta cercando una nuova occupazione o vuole iniziare una prima esperienza lavorativa. I Centri per l’impiego e il servizio EuresFVG hanno pubblicato in questi giorni diverse ricerche da parte degli imprese, che fanno sperare anche che i mesi più duri della pandemia siano stati messi alle spalle.
Si va sono dalla richiesta di operai specializzati a quella di camerieri, addetti alle pulizie come giardinieri. E poi infermieri, manovali, panettieri e vendemmiatori. Alcuni sono contratti di pochi mesi, sostituzioni di maternità, ma ci sono anche delle reali possibilità per un’occupazione stabile.
Le opportunità di lavoro in Friuli.
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Le offerte si possono consultare direttamente online sul sito della Regione e filtrare la ricerca per ambito territoriale, settore e/o attività, profilo professionale e/o mansione, tipo di contratto, livello di studio e sede di lavoro. In ogni offerta è specificata poi la mansione che si andrà a svolgere, il tipo di contratto, i requisiti richiesti, dove si trova l’azienda ed è possibile candidarsi direttamente.
Tra i lavori più richiesti in questo momento ci sono quelli legate alla vendemmia. Sono oltre 230 le posizioni di lavoro stagionale legate al settore e consultabile attraverso l’attività Agricoltura. Poi ci sono le ricerche di operai in vari settori così come di camerieri e cuochi per il settore della ristorazione. La zona che presenta maggiori offerte è quella di Udine e del Basso Friuli che conta 110 annunci. Ma molte richieste sono presenti anche nella zona di San Daniele e di Monfalcone.
La voce dei sindacati.
L’andamento delle richieste di cassa integrazione mette in risalto purtroppo anche un’altra verità. Ovvero che l’allarme della crisi legata alla pandemia è tutt’altro che superato. “Il numero di ore autorizzate, sia pure calato rispetto ai valori irraggiungibili del 2020, resta infatti altissimo”, spiega il segretario generale della Cgil Villiam Pezzetta. I dati Inps parlano di 36 milioni di ore autorizzate nei primi sei mesi del 2021, contro le 54 milioni del 2020.