Lavoro, il bilancio dell’anno in Friuli Venezia Giulia: occupazione sopra il 70%

“Tutti i numeri del lavoro in Friuli Venezia Giulia hanno segnato nel 2024 un miglioramento: l’occupazione è passata al 70,4% con un +2,1% nel terzo trimestre, la disoccupazione è scesa al 4,2% e il gender gap si è ridotto al 10%, con la Regione che ha erogato 7,5 milioni di incentivi per le assunzioni. Accanto alle politiche sul lavoro, l’Amministrazione regionale ha agito in maniera decisa su altri tre pilastri della società: la famiglia, investendo oltre 90 milioni, l’istruzione, con 66 milioni per il diritto allo studio, l’innalzamento dell’Isee e la Dote scuola, e la ricerca, sulla quale abbiamo stanziato 33,2 milioni”.

È la sintesi di fine anno dell’assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen.

Il lavoro.

“L’obiettivo, sul fronte dell’occupazione, è sempre quello di difendere e creare il ‘lavoro buono’: oggi l’85% degli assunti in Friuli Venezia Giulia è a tempo indeterminato. Sullo scenario triestino e regionale fondamentale è stata la firma dell’accordo di programma Wartsila per la salvaguardia di un tassello chiave in termini di difesa dei posti di lavoro e di rilancio produttivo”.

Se “la stabilità del lavoro è il primo puntello per la coesione sociale,” Rosolen ha ricordato che “le politiche della famiglia hanno rappresentato, fin dall’inizio della legislatura, una priorità della giunta Fedriga: politiche che si sono tradotte, nel 2024, in 33 milioni di euro per l’abbattimento delle rette degli asili nido, esaudendo 6.350 domande. A ciò si aggiungono i 24 milioni per la Dote famiglia, i 3 milioni per l’abbattimento del mutuo sulla prima casa, di cui hanno usufruito 150 cittadini, e i 15 milioni di sussidi per i titolari di pensioni minime, sostegno finanziario che non ha precedenti in Italia”.

“Sul versante della ricerca, individuato come uno dei due motori dello sviluppo dell’economia regionale, in tandem con la portualità collegata alla logistica, il 2024 – ha aggiunto l’assessore – ha segnato una tappa fondamentale con il Big Science Business Forum, evento di punta a livello mondiale la cui terza edizione si è svolta a ottobre nel Porto Vecchio di Trieste, dove si stanno montando con pazienza tutti i presupposti per farne una delle aree più attrattive d’Italia“.

Gli obiettivi del 2025.

Per il 2025, tra gli obiettivi principali figurano l’approvazione del ddl sul welfare territoriale, il potenziamento degli interventi per l’inserimento delle persone con disabilità nel mondo lavorativo, l’approvazione del Piano triennale delle politiche integrate per la famiglia e il Testo unico sul sistema zero-sei. Se sul versante dell’istruzione si punta sul Piano per la scuola digitale, per la ricerca ci saranno 10 milioni di investimenti sul settore ‘Life science’ e 30 milioni a supporto del sistema universitario regionale. Il 2025 sarà anche l’anno dell’approvazione della strategia Fvg sull’idrogeno.