Crisi Electrolux: gli esuberi per lo stabilimento di Porcia
Sono 373 gli esuberi annunciati in Italia dal gruppo Electrolux, gigante svedese dell’elettrodomestico, sta affrontando una crisi occupazionale senza precedenti nei suoi stabilimenti. Si tratta di complessivamente 199 operai e 174 impiegati come spiegato dal segretario Uilm di Pordenone, Roberto Zaami.
Situazione critica nello stabilimento di Porcia, cuore delle operazioni italiane di Electrolux, specializzato nella produzione di lavatrici. Qui, ben 73 impiegati rischiano il licenziamento, insieme a 13 lavoratori di Pordenone e 10 dell’ufficio Sales, alcuni dei quali operanti ad Assago. Per quanto riguarda gli operai, le notizie non sono più rassicuranti: le 95 eccedenze già annunciate a settembre dello scorso anno sono state confermate durante l’incontro, e questi lavoratori sono ancora coinvolti nel contratto di solidarietà in scadenza a giugno.
Oltre a Porcia il piano degli esuberi tocca diversi stabilimenti Electrolux. A Cerreto d’Esi (Ancona), dedicato alla produzione di cappe aspiranti, sono previsti 5 impiegati e 13 operai in esubero. A Forlì, centro produttivo di forni e piani cottura, sono coinvolti 38 impiegati e 70 operai. A Susegana (Treviso), luogo di produzione di frigoriferi, sono stati segnalati 30 impiegati e 16 operai in esubero. Infine, a Solaro (Milano), specializzata nella produzione di lavastoviglie, sono interessati 5 impiegati e 5 operai. Complessivamente, l’8% della forza occupazionale in Italia è stato dichiarato in esubero.
La notizia ha scatenato reazioni immediate da parte dei sindacati e dei lavoratori, che hanno già annunciato possibili azioni di protesta e mobilitazioni per difendere i loro posti di lavoro. Electrolux, dal canto suo, ha sottolineato la necessità di adottare misure di ristrutturazione per affrontare le sfide del mercato globale e garantire la sostenibilità a lungo termine dell’azienda.