Pronte oltre 10mila assunzioni in Friuli Venezia Giulia: quali sono i lavori più richiesti

Sono circa 10.520 le assunzioni di lavoratori previste dalle imprese nel mese di luglio in Friuli Venezia Giulia e 27.320 nel trimestre luglio-settembre. La previsione è di 116.200 nel Nordest e complessivamente in Italia di circa 508.000. Sono le elaborazioni per la regione del nuovo bollettino Excelsior-Unioncamere, realizzate dal Centro studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine in concomitanza con la diffusione nazionale.

L’analisi per il Fvg mette in evidenza come, nel 21% dei casi, le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 79% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Quali sono le imprese che assumono.

“Ancora una volta – rimarca il presidente Cciaa Giovanni Da Pozzo – le nuove assunzioni si concentreranno per il 71% nel settore dei servizi e per il 57% in imprese con meno di 50 dipendenti. Un dato che sottolinea come il terziario, fatto anche da moltissime pmi, sia quello che traina anche dal punto di vista della richiesta di personale e il turismo in particolare, in questa stagione: basti pensare che i servizi di alloggio e ristorazione concentreranno da soli 2.410 assunzioni”.

Sulle 10.520 assunzioni totali, ben 7.420 si concentreranno infatti nel comparto Servizi, mentre nell’industria 3.100. Le previsioni di assunzione risultano comunque in flessione se confrontate con gli stessi periodi dello scorso anno: si registra un -1.780 assunzioni previste a luglio rispetto a luglio 2023 e un -3.880 nell’intero trimestre, un calo di richiesta che vale tanto per i servizi quanto per la manifattura.

Le difficoltà nel trovare i profili desiderati.

In 55 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.  Come sempre sono le alte specializzazioni a essere più difficili da reperire per le imprese Fvg. Per esempio, tra il personale dirigenziale, i tecnici in campo ingegneristico (80,7% di difficile reperimento), i tecnici della salute (76,7%), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (68%), gli ingegneri (67,6%). Va segnalato anche un 73,1% di difficoltà a reperire docenti di scuola primaria e pre-primaria, e permane una certa difficoltà a trovare, tra le altre professionalità, addetti alla ristorazione (60,3%) e professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (65,5%). Difficili da trovare anche tecnici fonditori e meccanici (circa 70% e 67,4% di difficoltà di reperimento), nonché operai specializzati nelle costruzioni (80,1%).  Per una quota del 34% le assunzioni previste interesseranno giovani con meno di 30 anni e per il  22% le imprese prevedono di assumere personale immigrato.