In Friuli sarà illuminata l’idrovora “Lame” di Latisana.
Per tutta la notte di martedì 18 marzo, i principali impianti idraulici della penisola saranno illuminati di tricolore: per partecipare a questa iniziativa di sensibilizzazione, in Friuli sarà illuminata l’idrovora Lame.
L’idea è dell’ANBI (associazione nazionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue), attraverso l’azione locale dei Consorzi di bonifica e irrigazione. “La gestione delle risorse idriche deve essere una questione nazionale, perché le opere idrauliche, di cui spesso non se ne conosce l’indispensabile funzione, sono un patrimonio dell’intero paese – informa Francesco Vincenzi, presidente dell’ANBI -. Con questa iniziativa anticipiamo la data del 22 marzo, Giornata mondiale dell’Acqua, che vorremmo non si limitasse alla consueta liturgia delle buone intenzioni, ma si sostanziasse della concretezza dei finanziamenti necessari ad aumentare la resilienza delle comunità alla crisi climatica”.
In FVG l’idrovora “Lame” si tinge di verde, bianco e rosso
All’iniziativa promossa dall’ANBI nazionale, il Friuli Venezia Giulia risponde illuminando l’idrovora “Lame” di Latisana. Alla cerimonia, che si terrà dalle ore 20, parteciperanno la presidente regionale ANBI Rosanna Clocchiatti, nonché presidente del Consorzio di bonifica pianura friulana, il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, il presidente della IV Commissione del Consiglio regionale Alberto Budai e il presidente della II Commissione Markus Maurmair.
L’illustrazione tecnico-storica dell’idrovora sarà a cura dell’ingegner Massimo Ventulini, responsabile dell’attività di manutenzione dell’ente di bonifica. Presenzieranno all’evento i sindaci dei comuni limitrofi (Precenicco, Latisana, Palazzolo dello Stella e Lignano Sabbiadoro), autorità regionali, la deputazione amministrativa del consorzio con il personale dirigente, quadro e direttivo dell’ente.
La bassa friulana: la “piccola Olanda”
“Abbiamo scelto di illuminare l’idrovora Lame in quanto “monumento simbolo” di un territorio, la Bassa friulana, nella quale gli insediamenti e l’attività dell’uomo sono resi possibili solo grazie all’attività del Consorzio – spiega la presidente Clocchiatti -. Le opere di bonifica (impianti idrovori, arginature a mare e a fiume, rete artificiale di scolo) sono necessarie per proteggere importanti luoghi del patrimonio storico ed ambientale come Palmanova, Lignano e Aquileia, un territorio che a ben ragione è chiamato “la piccola Olanda” di oltre 300 km2, che vede la presenza di 27mila edifici civili ed industriali, 98mila abitanti, circa 350mila turisti nel periodo estivo”.