Il ritrovamento a Paludo in comune di Latisana.
A Paludo, lungo il Canale Latisanotta in Comune di Latisana, spuntano i resti di un antico edificio romano. Durante gli interventi di manutenzione volti alla mitigazione del rischio idraulico condotti dal Consorzio di bonifica della pianura friulana e finanziati dalla protezione civile, infatti, sono emerse le antiche vestigia in un’area archeologicamente significativa, di cui finora si ignorava l’esistenza.
Gli scavi si sono svolti in coordinamento con le indagini archeologiche eseguite dalla ditta Cora società archeologica sotto la direzione scientifica del funzionario archeologo Giorgia Musina per la soprintendenza archeologia del Fvg. La scoperta è stata possibile grazie alla realizzazione di indagini preventive che hanno previsto l’esecuzione di carotaggi manuali, sondaggi di approfondimento e la sorveglianza in fase di scavo con mezzo meccanico. Il sito, localizzato nei pressi di un antico corso d’acqua individuato nel corso delle indagini a poche centinaia di metri a sud rispetto al percorso della romana via Annia, si colloca all’interno di un’area densamente occupata in età storica.
I resti emersi.
Sono così riemersi alla luce i resti di un edificio d’epoca romana i cui limiti esatti non sono ancora noti, ma del quale si sono individuati almeno due ambienti. Delle strutture originarie si conservano solamente le fondazioni costituite prevalentemente da frammenti di grandi dimensioni di tegole disposte di taglio e di frammenti d’anfora posti a diretto contatto col substrato argilloso naturale. Sono tanti i resti romani in Friuli.
Lo studio dei materiali rinvenuti nei livelli scavati, attualmente conservati nel deposito della sede di Trieste della Soprintendenza, permetterà di circoscrivere la datazione del contesto individuato.