Il punto sull’ospedale di Latisana e le rassicurazioni in merito al punto nascita.
L’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, è intervenuto martedì sera a Latisana, nella sede del Municipio, a un Consiglio comunale aperto a tutti i primi cittadini della Bassa Friulana udinese, presieduto dal sindaco di Latisana Lanfranco Sette, e al quale ha preso parte anche il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Denis Caporale. Durante la lunga assemblea civica, è stata illustrata la riorganizzazione della rete del servizio sanitario regionale, con uno speciale focus dedicato al presidio ospedaliero di Latisana-Palmanova.
“Se il presidio ospedaliero di Palmanova è sede direzionale ed è dedicato agli interventi di elezione, quello di Latisana è centrato sull’emergenza, anche per il vasto bacino di utenza legato alla stagionalità: una particolarità che fa lievitare il numero di accessi nel periodo estivo per la vicinanza con la località balneare di Lignano Sabbiadoro, ma anche con quella di Bibione. Visti anche i suoi precedenti di eccellenza nel campo dell’ortopedia, quello di Latisana può diventare un presidio vocato all’attività protesica, recuperando mobilità passiva” ha spiegato Riccardi rassicurando i cittadini rispetto al mantenimento del punto nascita in questa cittadina, al pari di tutti gli altri servizi erogati in questo momento, nonostante la difficoltà nel reperire professionisti.
È stato ricordato il caso del Pronto soccorso di Latisana con l’avvio di una sperimentazione unica nel suo genere, con l’Impiego di personale argentino che si è ben integrato, garantendo assistenza di qualità, con il coordinamento di un primario.
“Comprendo l’attaccamento delle comunità a quello che viene definito “il proprio” ospedale ma è necessario oggi maturare una cultura diversa, dell’assistenza in rete, in seno a una programmazione di area vasta, regionale per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia; non è più tempo di cedere alle petizioni, di essere ostaggi dei consensi e di fomentare le riunioni di piazza: tutti aspetti che dividono e confondono la comunità” ha chiuso Riccardi.