“Solo con la ragione potrà trionfare la pace”. È il messaggio di speranza lanciato dal vicecapogruppo della Sezione Alpini Latisana, Claudio Frattolin, a cui è spettato il compito di introdurre il significato della cerimonia che si è svolta nella cittadina in onore dei caduti e dei dispersi nella campagna di Russia, ottantun anni dopo la battaglia di Nikolajewka che determinò la disfatta delle truppe italiane, con solo una minima parte di soldati sopravvissuti.
“Vogliamo ricordare le tantissime persone vittime di una tragedia che ha lasciato nel dolore un’intera generazione. Quanto accaduto deve diventare un argomento su cui soffermarsi a riflettere e un’occasione di insegnamento”, ha ribadito il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Mauro Bordin, intervenuto alla cerimonia che nasce la prima volta nel 1952 quando i famigliari dei caduti in terra di Russia originari del Latisanese vollero ricordarli con la commemorazione della battaglia.
“Purtroppo, oggi assistiamo al reiterare di quei fatti drammatici e violenti in altre parti del mondo, tanto da pensare che la storia non ci ha insegnato abbastanza. Ancora gesti e azioni si ripetono a testimonianza di un disprezzo inconcepibile verso il prossimo. Si deve ripartire – ha continuato Bordin – dalla forza enorme dei bambini che sanno tendere la mano a un amico in difficoltà con un sorriso. Facendo nostro il sentimento dei bambini, rafforzeremo le basi di un futuro migliore”.
“Un’iniziativa lodevole di comunità e solidarietà”, secondo Il sindaco di Latisana, Lanfranco Sette, che ha ricordato come “quest’anno, per la prima volta, i Gruppi Alpini di Latisana e di Latisanotta hanno celebrato assieme la memoria dei caduti. Queste commemorazioni hanno la funzione di onorare le vittime, ma anche di ricordarci che nei momenti di difficoltà non bisogna mai perdere il riferimento ai propri principi per scongiurare il ripetersi della storia”.
“Dopo 81 anni, il sacrificio dei nostri alpini ha ancora un significato profondo che ci deve aiutare a riflettere. Furono molti i giovani – ha aggiunto la consigliera regionale Maddalena Spagnolo, presente alla cerimonia – anche di questo territorio a non tornare e, in particolare, a loro, alle loro famiglie e alle vittime di tutte le guerre va il mio pensiero“.
Per il consigliere regionale Mauro Di Bert, si tratta di “una tragedia che deve servire da monito e far riflettere. La presenza alla cerimonia di molti bambini, a cui abbiamo il dovere di tramandare valori preziosi quali pace e solidarietà, è un segnale di speranza”. Tra gli intervenuti anche Carlo De Marchi, capogruppo Alpini di Latisana, e Mario Benedetti, consigliere sezionale Alpini di Udine.