Grave lutto nella comunità di Latisana: è mancato il luogotenente Fabio Rinaldi

Latisana piange la scomparsa di Fabio Rinaldi.

Avrebbe assaporato la gioia di diventare nonno tra pochi mesi, con quell’ entusiasmo che per tutta la vita è andato a braccetto con la grande pacatezza e l’esemplare educazione che l’ha sempre contraddistinto, ma purtroppo, una sorte infima e crudele ha fatto in modo che questa felicità restasse incompiuta. Fabio Rinaldi, 64 anni, conosciuto e stimato dalla comunità latisanese sia per il ruolo ricoperto fino al 2018 in veste di comandante del nucleo operativo e radiomobile, sia come persona attiva al servizio della comunità, di quella gente che Fabio sentiva di dover aiutare, proteggere, consigliare, sembre con garbo, anche dopo il termine della sua lunga carriera.

Una carriera che parte proprio dal Friuli, che lo accogie a braccia aperte, quando muove i primi passi in regione tra la Carnia e la Valle del But, dove fin da subito spiccano le sue doti umane, in grado di aggregare una comunità a volte difficile da gestire. Rinaldi , in un secondo momento, prenderà poi servizio a Udine , con un’ incarico speciale per la sezione anticrimine volta al contrasto alla criminalità organizzata, ricoprirà, inoltre, i ruoli di capo nucleo comando della compagnia di Tolmezzo e comandante della squadra di polizia giudiziaria Pretura e Stazione di Gemona.

Con l’arrivo a Latisana, diversi anni fa, la percezione di una figura diversa, nuova, lungimirante che Rinaldi è riuscito a conferire all’ arma dei carabinieri, in quanto la professionalità indiscussa ha spesso lasciato il passo ad un aspetto umano di rara storia. “Oltre alla figura del carabiniere e luogotenente conosciuto per la sua professionalità e il suo modo di fare, voglio dire un grazie dal profondo del mio cuore a Fabio , perché per tre anni è stato al timone del Grest – racconta con grande commozione Monsignor Carlo Fant – in quel contesto, dove ci si rapportava con bambini della scuola primaria, Fabio diventava un vero e proprio papà, una guida paziente, un ottimo ascoltatore e dispensatore di amorevoli consigli. Una persona buona, comprensiva, un ottimo e attento ascoltatore” confida il Monsignore, che racconta un aneddoto in grado di far capire la grande, immensa bontà d’animo anche della famiglia dalla quale proveniva Rinaldi .

“Il papà di Fabio faceva il medico e, quando è andato in pensione, ha fatto in modo di portare tutta l’attrezzatura medica, dalla strumentazione ai lettini, presso la nostra parrocchia, che si è immediatamente attivata, tramite un container, nel portare il tutto nella città di Moshi, in Tanzania , dove abbiamo adottato 180 bambini. Grazie a questo incredibile gesto, il papà di Fabio ha reso possibile l’apertura di un piccolo ambulatorio sul posto”.

Un uomo con dei valori oramai dissolti, in un’era frenetica e caotica, Fabio era in grado di restare centrato perfettamente nel comprendere, ascoltare e aiutare il prossimo, sempre con esemplare umiltà. “Il nostro era un rapporto amicale, spesso ci siamo trovati ad interloquire davanti a un piatto caldo, i discorsi passavano da argomenti strettamente personali, all’ attualità, alle dinamiche del territorio, ma sempre con grande rispetto, educazione e pacatezza” tiene a precisare Monsignor Fant, ricordando, con quanta forza e serenità, abbia percorso assieme a Fabio l’ultima drammatica fase della sua vita “Gli ultimi giorni in cui la malattia aveva preso il sopravvento, io e Fabio abbiamo camminato spiritualmente assieme, lui era consapevole di ciò che sarebbe accaduto e, con serenità, ha voluto terminare il percorso terreno con i sacramenti della confessione, della comunione, ed infine, con l’unzione dei malati, pronto per l’accesso verso le porte del Paradiso. Se n’è andato presto, troppo presto, e ora tutto ciò che io gli chiedo, è di vegliare e proteggere da lassù la moglie e i Suoi due figli”.

Una perdita che ha lasciato scossa tutta la comunità latisanese e non solo. Un brutto male che in poco tempo non gli ha lasciato scampo, nonostante la grande voglia di vivere, di essere parte attiva della comunità. Non si sono fatti attendere infatti, i numerosi messaggi di cordoglio, da parte di amici, di colleghi, di chi aveva avuto la fortuna di poter conoscere un punto di riferimento. Fabio si è spento nella mattinata di ieri, giovedì 20 marzo, presso l’ospedale di Latisana. Lascia la moglie e i Suoi due figli, Francesca e Giacomo, che lo hanno amorevolmente assistito durante tutto il percorso della malattia. I funerali si terranno sabato 22 marzo alle ore 15.30 presso il Duomo di Latisana.