Giornata dell’acqua: l’idrovora tra Latisana e Precenicco si tinge con il tricolore

Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, durante il suo intervento a Latisana

L’idrovora Lame illuminata con il tricolore.

Si è tinta per un’intera notte con il tricolore l’idrovora Lame tra Latisana e Precenicco, così come i principali impianti idraulici del Paese, in vista della Giornata mondiale dell’Acqua del 22 marzo. Questo monumento simbolo della Bassa Friulana protegge, insieme ad altri 36 impianti, un territorio di oltre 300 km² sotto il livello del mare, reso vivibile e sicuro grazie al costante lavoro del Consorzio di bonifica.

La necessità delle opere idrauliche per garantire la sicurezza del territorio e della sua comunità è stata sottolineata dal presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, che, insieme ai consiglieri Alberto Budai e Maddalena Spagnolo, è intervenuto all’evento organizzato dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, rappresentato dalla presidente Rosanna Clocchiatti e sl direttore Armando Di Nardo, nell’ambito dell’iniziativa dell’Anbi nazionale.

“La sicurezza delle persone deve essere la priorità assoluta. Quando un’opera è necessaria per proteggere vite umane va realizzata senza esitazioni, senza se e senza ma. È giusto confrontarsi, discutere e trovare le migliori soluzioni, ma – ha sottolineato Bordin – nessun dibattito può mettere in secondo piano la tutela della vita. Le istituzioni hanno il dovere di agire con responsabilità e tempestività per garantire che le infrastrutture siano sicure e adeguate ai bisogni della collettività”.

“C’è un’intera comunità di lavoratori che ogni giorno si impegna per costruire, mantenere e sorvegliare queste opere, ed è essenziale che abbiano il sostegno e l’attenzione delle istituzioni. Serve un lavoro di squadra tra enti locali, governo e tecnici per assicurare che ogni intervento sia efficace e al passo con i tempi. Non possiamo permetterci ritardi o superficialità: la sicurezza – ha concluso il presidente del Cr – è un investimento per il futuro di tutti”.

La storia dell’idrovora.

È stato l’ingegnere Massimo Ventulini, del Consorzio di Bonifica, a ripercorrere i cent’anni di storia dell’idrovora: dal Regio decreto 855, che nella Bassa Friulana delimitò 15 comprensori, tra cui quello di Lame, ai lavori del Genio civile di Udine nel secolo scorso; dalla promulgazione della legge di bonifica integrale nel 1928 fino all’azione del prefetto Mori che nel 1929 costituì il Consorzio.

“Opere progettate per durare per sempre e, proprio per questo, curate in ogni aspetto,” ha evidenziato Ventulini. Secondo il sindaco di Latisana, Lanfranco Sette, “questa è un’iniziativa bellissima in vista della Giornata mondiale dell’Acqua, merito dell’attenzione del Consorzio Bonifica Pianura Friulana”.