La sentenza del tribunale di Udine.
È di tre anni e otto mesi di reclusione più un risarcimento da 130 mila euro per un 37 anni, che ha rubato in due appartamenti di Latisana. Questa la sentenza emessa nei giorni scorsi dal giudice monocratico Giulia Pussini, che ha stabilito una pena addirittura maggiore rispetto a quanto aveva chiesto il pm, cioè tre anni e una multa di 1.000 euro. Ad averlo incastrato è stata una chiazza di sangue, causata da una ferita durante uno dei due furti: è stato il test del Dna ad identificare l’uomo, originario di Trieste e residente a Venezia.
I furti.
Stando alla ricostruzione dei fatti, era riuscito ad entrare in un primo appartamento nel centro di Latisana. Qua tramite un flex aveva forzato la cassaforte a muro, trovando dentro orologi, gioielli e 700 euro in contante. Il valore del bottino è stato quantificato in 100 mila euro. Nella stessa abitazione del condannato aveva trovato poi le chiavi anche di un altro appartamento, quello al piano superiore. Anche in questo caso era riuscito a forzare la cassaforte e a rubarne quanto custodito: gioielli quantificati in 10 mila euro. Durante uno dei due colpi, però, si era ferito con gli attrezzi, lasciando così le tracce del suo Dna che sono diventate decisive per la risoluzione delle indagini.