La vicenda capitata a San Giorgio.
Un controllo della polizia municipale a San Giorgio di Nogaro su un furgoncino finisce con una segnalazione in procura e l’emergere dell’ennesima problematica legata al coronavirus. Tutto succede ieri sera, verso le ore 18.45. La polizia municipale controlla un furgoncino, parcheggiato fuori da una casa, sul quale si trovano dei calcinacci.
Gli agenti contestano al proprietario del mezzo, che vive nella casa, che non ha il formulario rifiuti per i calcinacci presenti sul mezzo. Ma l’artigiano si difende dicendo che erano gli scarti della pulizia fatta in casa sua e che non gli era stato ancora possibile smaltirli, siccome l’isola ecologica del Comune era chiusa.
Vista la perseveranza della polizia, che vuole procedere con il sequestro del veicolo, l’artigiano chiama allora i professionisti dello Studio Legale Tutino di Udine, che si recano sul posto. Nel frattempo l’avvocato Santo Tutitno, coadiuvato dalla consulenza di Francesco Casarella, esperto in materia ambientale, apprende dal proprietario del mezzo la moglie era risultata positiva al coronavirus con ricovero domiciliare.
A quel punto l’avvocato Tutino avverte a sua volta i poliziotti e trasmette in serata alla Procura una memoria sui fatti, segnalando anche l’episodio del coronavirus e chiedendo come mai il proprietario del veicolo e la figlia non fossero stati messi anche loro in quarantena, avendo un caso di positività in casa.
Insomma, un controllo ad un furgone con un epilogo decisamente imprevisto. Adesso bisognerà capire anche quali misure prendere per gli agenti della polizia locale, venuti a contatto con la famiglia.