Esternalizzazioni al pronto soccorso di Latisana: “Serve un confronto con il territorio”

“La decisione di esternalizzare i servizi infermieristici e di supporto al pronto soccorso di Latisana cambia radicalmente il sistema sanitario territoriale e l’equilibrio del bilancio aziendale. È necessario che i sindaci vengano riconvocati per fare chiarezza su una scelta che risulterebbe non essere stata discussa con loro e che impatta direttamente sul futuro della sanità pubblica”.

A dichiararlo in una nota è la consigliera regionale del Patto per l’Autonomia – Civica Fvg, Simona Liguori che chiede con forza “un confronto istituzionale su un tema che incide sull’organizzazione dei servizi e sulla gestione delle risorse pubbliche“.

 “Nell’ultimo anno il gruppo infermieristico e gli Oss hanno affrontato efficacemente i cambiamenti organizzativi – prosegue Liguori -. Tanto che gli obiettivi di budget erano stati raggiunti e gli indicatori del pronto soccorso erano in linea con quanto atteso. Non c’era alcuna emergenza che giustificasse una misura così drastica, eppure si è deciso di modificare radicalmente l’assetto del personale. La scelta di affidare a privati questi servizi quali ricadute avrà sul personale ora in servizio al PS?”

“In questi mesi – aggiunge l’esponente dei civici – il personale sanitario del pronto soccorso di Latisana ha dimostrato di poter operare in modo autonomo e adeguato, garantendo la copertura dei turni senza necessità di nuove assunzioni. Perché allora si è scelto di smantellare un gruppo di lavoro efficiente? Con l’esternalizzazione si rischia di frammentare la qualità del servizio e di creare disagi proprio nei momenti più critici dell’anno, come il periodo estivo. Oltre alle implicazioni operative, la modifica al Pal avrà ripercussioni dirette sul bilancio dell’Asufc, deviando risorse pubbliche verso il privato. E su queste scelte e le loro conseguenze deve essere attivato un confronto trasparente con gli amministratori locali”.

Per questo motivo, Simona Liguori ribadisce “la necessità di riconvocare l’Assemblea dei sindaci: Non possiamo accettare che decisioni di questa portata vengano prese senza un’adeguata condivisione con chi rappresenta i territori. La sanità pubblica merita scelte ponderate e trasparenti, che tengano conto delle reali esigenze dei cittadini e non di logiche imposte dall’alto”.

“Se da un punto di vista normativo concedo il beneficio del dubbio, sotto il profilo istituzionale ed etico ci troviamo di fronte all’ennesima mancanza di rispetto nei confronti dei sindaci e dei Consigli comunali democraticamente eletti dai contribuenti” – prosegue la nota stampa – Il parere espresso dal Cal era sì favorevole, ma relativo ad un documento che successivamente ha subito modifiche ed integrazioni, un’azione bastevole a richiedere un nuovo confronto con i territori più trasparente e rispettoso dei ruoli se messo in paragone a quanto rilevato finora”.