La vicenda di un 37enne a Latisana.
Tra gli strascichi di questa pandemia c’è sicuramente anche quello di aver tolto dai rapporti umani una buona dose di sensibilità. Ne è testimone la storia di D.S., 37 anni, residente a Summaga di Portogruaro, che da alcuni mesi vive a Latisana. Orfano di genitori, senza alcun parente nelle vicinanze, a novembre 2021 inizia ad avere problemi di salutee chiede assistenza all’ex moglie, che vive a Latisana per l’appunto e con la quale ha mantenuto, comunque, dei buoni rapporti. Si trasferisce provvisoriamente da lei e subentra l’esigenza di un domicilio sanitario temporaneo. La richiesta viene fatta al Distretto sanitario di competenza e il medico gli viene concesso per 3 mesi. Ma le condizioni di salute dell’uomo non migliorano e anzi gli diventa difficile spesso svolgere anche le normali azioni quotidiane in autonomia, come lavarsi e vestirsi. Dopo alcune visite specialistiche, gli viene diagnosticata una lieve idronefrosi al rene sinistro, aggravata dalla presenza di un calcolo renale e viene messo in lista per l’operazione.
Nel frattempo ritorna, comunque, a lavorare per paura di perdere il posto, continuando a vivere a Latisana, perchè sia il medico di famiglia che gli specialisti concordano che ha la necessità di esser seguito da un familiare. Al Distretto chiede allora di prolungare il periodo di domicilio sanitario per altri 3 mesi, ma qui inizia un cortocircuito inspiegabile. Il Distretto nega la proroga fornendo, ogni volta, in questo periodo, spiegazioni diverse: dapprima che mancava della documentazione, poi che non esistevano i presupposti, per concludere che, siccome l’uomo non si trovava allettato, non aveva diritto al domicilio sanitario a Latisana. Così il 37enne, con una idronefrosi al rene ed in attesa di essere operato, è attualmente senza medico di famiglia.