I nuovi progetti del birrificio 620 Passi.
L’amore per la birra artigianale, un team affiatato e un modello di business innovativo, fondato sulla condivisione dei programmi e del capitale. Sono questi gli ingredienti di successo di 620 Passi, la start-up friulana che ha dato vita al primo birrificio condiviso in Italia e che consente, a chi sceglie di credere nel progetto, di diventare socio e di poter bere non una birra qualunque, bensì la birra del proprio birrificio.
Un progetto audace, sostenuto da un piano industriale ambizioso e dalle potenzialità notevoli. E i risultati confermano: nel primo semestre del 2022 la produzione di 620 Passi è già cresciuta del +400% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 1.000 ettolitri, mentre il fatturato supera i 200 mila euro, segnando un +350% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Siamo orgogliosi di questi primi numeri, che sono in linea con gli obiettivi di crescita che ci eravamo posti per il 2022. Abbiamo avviato collaborazioni con operatori molto importanti, come Friulbrau e Bernabei nel canale Horeca, e le insegne Alì e Cadoro in GDO. Guardiamo al secondo semestre con entusiasmo e naturalmente con la voglia di raggiungere tutti i nostri obiettivi”, commenta Riccardo Caliari, Presidente di 620 Passi.
A supporto dell’importante sviluppo produttivo e commerciale in atto, 620 Passi ha lanciato un aumento di capitale di 1 milione di euro, rivolto a privati, così come a grandi investor professionali e istituzionali. Anche in questo caso sono già arrivate le prime importanti adesioni: Friulia, finanziaria regionale del Friuli Venezia Giulia, ha infatti appena siglato con il birrificio condiviso un investimento di 500 mila euro, attraverso la partecipazione all’aumento di capitale per 300 mila euro e l’erogazione di un finanziamento per ulteriori 200 mila euro.
“Supportare la crescita delle PMI del nostro territorio è nel Dna di Friulia. Riteniamo che 620 Passi abbia potenzialità di sviluppo e un modello di business che permetterà di distinguersi sul mercato, e che gli investimenti programmati permetteranno di incrementare ed efficientare la capacità produttiva con logiche industriali, senza però perdere la qualità e l’artigianalità del prodotto. Anche se il settore ha subìto gli effetti della pandemia nell’ultimo biennio, il 2022 e le previsioni per gli anni a seguire mostrano già dei trend di ripresa e crescita interessanti. Friulia ha creduto nel modello di business di 620 Passi, unico sul territorio nazionale e la loro recente crescita sta già dando i primi riscontri”, ha commentato la presidente di Friulia, Federica Seganti.
L’investimento di Friulia permetterà al Birrificio 620 Passi di sviluppare ulteriormente l’impianto di produzione, attraverso l’acquisto di nuovi fermentatori e di una nuova macchina imbottigliatrice. “Nel 2020 il nostro impianto a Gorgo di Latisana produceva poco più di 200 ettolitri l’anno; quest’anno sorpasseremo i 2.000 ettolitri e puntiamo a chiudere il 2023 toccando quota 5.000. Di strada da fare ce n’è ancora molta e non vediamo l’ora”, commenta Andrea Menegon, Direttore Generale di 620 Passi.
A crescere di pari passo con la produzione e la distribuzione del marchio brassicolo friulano è anche la sua community di soci. Dopo il successo nel 2020 della prima campagna di equity crowdfunding che, in soli pochi mesi, aveva visto l’ingresso di oltre 200 soci da tutta Italia, oggi 620 Passi annuncia la ripartenza della raccolta di capitali attraverso la famosa piattaforma CrowdFundMe pronta a partire l’8 agosto. “Siamo lieti di annunciare un progetto strategico che contribuirà ad apportare ulteriori risorse finanziarie a supporto del piano industriale, attraverso uno strumento di capitale diffuso perfettamente coerente con il nostro posizionamento di birrificio condiviso”, aggiunge Menegon.