La Guida Sushi 2025 del Gambero Rosso.
Sushi: combinazione perfetta tra le parole “su” (aceto) e “meshi” (riso), arte antica che ha conquistato i palati di tutto il mondo e che torna a essere celebrata da Gambero Rosso nella nuova edizione della Guida Sushi 2025. Un ritorno atteso da tutti gli amanti della cucina giapponese, dopo l’esordio nel 2021 e la pausa in questi anni di trasformazione dei ristoranti nipponici in Italia anche a causa della pandemia da Covid-19. Tra sushi bar, insegne fusion, fine dining, osterie, take-away e delivery, la Guida del Gambero interpreta questo nuovo scenario con una selezione accurata dei migliori luoghi dove gustare il cibo giapponese più famoso al mondo: 223 indirizzi di insegne che hanno investito in qualità e innovazione, tra sapori autentici, ma anche contaminazioni più moderne, per un cibo sempre più popolare che continua ad attirare nuovi consumatori.
Il Friuli-Venezia Giulia.
Il Friuli Venezia Giulia, terra di sapori autentici e tradizione culinaria radicata, si apre con entusiasmo all’influenza dei ristoranti giapponesi, creando un connubio inaspettato e affascinante. Tra i protagonisti di questa nuova frontiera gastronomica spicca Il Vostro Eden, nel centro di Gorizia, un ristorante che ha saputo conquistare il palato degli appassionati con la sua proposta innovativa e raffinata, guadagnandosi un posto privilegiato nella nuova Guida del Gambero Rosso. Un ambiente caldo e di classe accoglie con musica di sottofondo. Piattino di benvenuto con involtino di sfoglia ripieno di tonno e salsa agrodolce. La scelta del menu è varia, con i consigli dello chef Adriano Maniacco, che conquista con proposte soddisfacenti. Nato 12 anni fa, il locale si è subito fatto apprezzare per la qualità delle materie prime e per l’impeccabile servizio in sala. Ottimi il sashimi misto e il Seabass, tartare di branzino al lime avvolta dal salmone. Fra gli uramaki il classico al salmone e avocado o il California, con gambero cotto, mousse di tonno e avocado, armonia di sapori e indubbia freschezza. Da non perdere gli udon, né i gyoza di gamberi e Rosa di Gorizia. Insomma, una valida cucina giapponese e fusion, con interpretazioni e ingredienti locali. Ad accompagnare i piatti non c’è solo una selezione di ottimi vini del Collio e del Carso, ma anche il Takara Plum, autentici sake e cocktail, curati da Lara Starz. Come dessert è da provare la meringa croccante, dolce e aspra.
Le Tre Bacchette in Italia.
Sono 32 le insegne di eccellenza che offrono le migliori proposte di sushi lungo tutto lo stivale: la maggior parte si concentra a Milano, da sempre città aperta alle influenze internazionali e oggi capitale della cucina giapponese in Italia, una delle prime città nel nostro Paese ad aver accolto i ristoranti nipponici. A partire dalla celebre insegna Poporoya, da cui parte la storia del sushi a Milano nel 1989, con lo chef Hirazawa Minoru, detto Shiro, che pian piano è riuscito a vincere la ritrosia degli italiani per una cucina allora misteriosa.
Si rivelano una grande sorpresa, invece, regioni come la Puglia e la Campania, più legate alle tradizioni mediterranee e che invece hanno assistito negli ultimi anni a un incremento significativo di ristoranti che offrono specialità giapponesi, spesso reinterpretate con un tocco locale. Assente il Molise.