Distribuite mille porzioni di frico.
La sfida al frico più grande del mondo non è stata vinta, ma il record è stato sfiorato. Rispetto alle 1.200 porzioni previste, infatti, sono state circa 1.000 le porzioni distribuite dagli amici del Gruppo di Sterpo, presenti in Castello, in occasione di Friuli Doc 2020. In ogni caso, resta la soddisfazione di averci provato, dicono, e di aver raggiunto il gradimento di un numero così elevato di persone.
La cottura di formaggio, patate e cipolla, gli ingredienti tradizionali del frico, era iniziata verso le ore 18 di ieri. Il taglio del gigantesco piatto tipico è stato fatto, poco dopo le 19, dal sindaco di Udine, Pietro Fontanini sulle note di: “O ce biel cjscjel a Udin”, suonata dalla banda di Lavariano al termine del concerto che si era tenuto sul piazzale.
Per oggi, sempre in Castello, nel vicino stand di Lavariano, alle ore 11 e 30, un casaro farà quello che è il suo mestiere: lavorare il latte per produrre il formaggio (più precisamente la cagliata, visto che il formaggio vero e proprio ha bisogno di un minimo di tempo di stagionatura). Chi sarà presente e vorrà degustare questa autentica prelibatezza dal sapore antico, potrà farlo gratuitamente.
Soddisfazione si respira anche tra i volontari del Comitato della sagra della patata di Godia che stanno presentando, in esclusiva per Friuli Doc 2020, la loro focaccia di patate rosse. Una creazione culinaria dello chef stellato (e compaesano) Emanuele Scarello che ha unito le patate udinesi con le altre eccellenze Dop della nostra regione: il formaggio Montasio e il prosciutto di San Daniele. Sono già oltre 350 i curiosi e i golosi che hanno acquistato la Focaccia di Godia e altri, sicuramente, lo faranno anche oggi, ultimo giorno dell’edizione 2020 di Friuli Doc.