L’accordo Ue-Cina.
“L’annunciato accordo commerciale con la Cina che comprende anche il nostro prosciutto di San Daniele e la grappa, è un risultato importante”, commenta David Pontello coordinatore della Sezione economica suinicola di Confagricoltura Fvg. “La Cina rappresenta un mercato che, finora, ha creato tante aspettative negli allevatori – prosegue Pontello – ma con un andamento altalenante sulle vendite e i prezzi. Speriamo che con la firma di questo accordo, si crei un flusso di prodotti costante a prezzi remunerativi per gli allevatori. Attendiamo di esprimere ulteriori considerazioni nel momento in cui l’accordo annunciato sarà perfezionato e prenderà avvio”.
Pontello si riferisce alla recente decisione del Consiglio dell’Ue che ha autorizzato la firma dell’accordo Ue-Cina sul riconoscimento reciproco di un elenco di 100 prodotti Dop e Igp. L’Italia è il Paese europeo più rappresentato nella lista, con 26 alimenti e bevande Dop e Igp (prosciutto di San Daniele e grappe compresi) che saranno tutelate sul mercato cinese. La data e il luogo per la firma finale dell’accordo commerciale, il più importante siglato a oggi tra Bruxelles e Pechino, non sono stati ancora stabiliti. La Cina rappresenta il secondo mercato al mondo per l’agroalimentare europeo, con esportazioni per 12,8 miliardi di euro all’anno. Una volta firmato, l’accordo dovrà quindi ricevere il consenso del Parlamento europeo prima che possa entrare in vigore.
Servirà ancora del tempo, dunque, prima del riconoscimento ufficiale dei nostri prodotti agroalimentari di punta nel gigantesco Paese asiatico. Tra i 100 prodotti cinesi che, invece, entreranno nel registro Ue della qualità ci sono il riso Panjin, diverse varietà pregiate di tè e le bacche di goji Chaidamu. L’accordo prevede l’estensione della lista per proteggere altri 175 prodotti dopo quattro anni dall’entrata in vigore dell’accordo.