L’Italia è un Paese conosciuto nel mondo per l’eccezionale offerta di beni culturali, per il suo clima piacevole e soleggiato per gran parte dell’anno, per le sue spiagge prese d’assalto durante l’estate e per l’innata ospitalità dei suoi abitanti. A tutto questo si aggiunge una buona tavola ricca di prelibatezze.
Una gran parte dei prodotti agroalimentari europei tutelati da uno specifico disciplinare sono infatti italiani, e fra questi spicca per importanza il prosciutto crudo. Si tratta di un salume che affonda le sue origini almeno alla fine dell’Ottocento, quando le famiglie emiliane e venete usavano riunirsi nelle domeniche d’autunno per la rituale macellazione dei suini.
Fra i nomi più importanti del panorama gastronomico nazionale di distingue per eccezionale pregio il prosciutto crudo San Daniele, che prende il nome dal suo luogo di produzione, nel cuore del Friuli Venezia Giulia. Cerchiamo di scoprire insieme i segreti di qualità di questa importante firma della salumeria italiana.
Affidarsi ai produttori più storici e di qualità
Come detto l’Italia è a buon diritto definito il Bel Paese, per il suo rinomato repertorio artistico, ma sarebbe giusto definirlo anche il ‘Buon Paese’, perché da nord a sud si contano innumerevoli produzioni gastronomiche apprezzate entro e al di fuori dei confini nazionali, tra cui spicca senza dubbio il prosciutto San Daniele.
Questo salume è caratterizzato da una bilanciata sapidità e da una morbidezza unica nel suo genere, soprattutto quando è di alta qualità, frutto del lavoro di produttori con una lunga storia di passione alle spalle. Se poi desideri conoscere meglio queste eccellenze, scopri il San Daniele di King’s, ad esempio, un nome che si distingue per offrire ai consumatori un’esperienza di gusto degna di un re, come indica il suo nome. I produttori, come il sopracitato, vantano un’esperienza di passione da oltre un secolo, costantemente ispirata ai valori della tradizione.
Come si apprezza il prosciutto San Daniele
Come detto in precedenza, il prosciutto San Daniele è l’orgoglio del Friuli: prende il nome dal bellissimo comune di montagna dove avviene la sua secolare produzione e sprigiona all’assaggio i sentori dei paesaggi verdi, favoriti da un microclima temperato e dalle correnti che provengono dalla costa adriatica. Le stesse che consentono alle pregiate cosce di prosciutto di sviluppare un sapore armonico e a dir poco delizioso.
Per apprezzare al meglio questa eccellenza della buona tavola si consiglia di accompagnarla a del buon pane integrale o di segale, entrambi ideali negli abbinamenti per contrasto, in cui si apprezza un gusto rustico e inimitabile. Il pregiato affettato San Daniele può essere protagonista anche di un abbinamento per assonanza, scegliendo di gustarlo con dei buoni panini all’olio, per un connubio di sapori armonici e delicati.
Se l’intenzione è quella di ricreare una piccola natura morta sul tagliere, per sorprendere gli ospiti con un repertorio degno di un’opera d’arte, si può proporre un abbinamento che unisca la gentile sapidità del prosciutto con la dolcezza della frutta fresca. Gli abbinamenti più noti vedono il San Daniele abbinato al melone Cantalupo, ma si può anche optare per i fichi, il mango e la pesca.