Dopo Sauris, San Daniele e Cormons, anche Ragogna ha il suo prosciutto d’eccellenza

L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier (a destra nella foto) in visita al Prosciuttificio Fratelli Molinaro di Ragogna

Il riconoscimento del prodotto tradizionale da parte del Ministero

“Un giusto riconoscimento per un prodotto che ha almeno
50 anni di storia”, questo il commento dell’assessore regionale alle risorse
agroalimentari Stefano Zannier che su invito dei titolari si è recato in
visita oggi al prosciuttificio Fratelli Molinaro di Ragogna per celebrare
l’avvenuto inserimento del prosciutto di Ragogna nell’elenco dei prodotti
agroalimentari tradizionali, elenco che ogni anno il Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali aggiorna sulla base delle domande
istruite e presentate da ciascuna regione.

“Con il prosciutto di Ragogna e la cipolla rossa di Cavasso Nuovo, le due
“new entry” della revisione 2022 – ha continuato l’assessore – il Friuli
Venezia Giulia è arrivato a contare ben 181 prodotti, il doppio di quelli presenti nel 2001: una testimonianza concreta della vitalità del comparto agroalimentare, che sa svilupparsi e progredire coniugando tradizione e innovazione”.

A fare gli onori di casa c’erano i titolari dell’azienda, i fratelli Monika
e Renato Molinaro, con i loro figli e i genitori Bruno e Maria Assunta.

Furono questi ultimi, rientrando dalla Germania dov’erano emigrati, ad
aprire nel 1970 una pizzeria a Ragogna, nella quale servivano anche il
prosciutto “fatto in casa”, continuando una tradizione diffusa in tutta la
zona collinare. Il sindaco di Ragogna Alma Concil, presente con la giunta
municipale pressoché al completo, ha ringraziato l’assessore Zannier per
aver costantemente supportato gli uffici regionali e l’Ersa nell’iter romano
della pratica, sottolineando che nei programmi dell’amministrazione comunale la valorizzazione turistica ha un posto importante e che accanto agli aspetti storici come il museo della Grande Guerra e a quelli paesaggistici, il sostegno è assicurato anche alla componente enogastronomica, di cui la famiglia Molinaro è un punto di riferimento.

“Il Friuli Venezia Giulia – ha affermato l’assessore Zannier al momento del
commiato – è conosciuto come “terra di grandi vini”. Oggi, con il prosciutto di Ragogna che va a completare un poker d’assi che comprende il prosciutto di San Daniele DOP, quello di Sauris IGP e quello di
Cormons
, mi sento di affermare che siamo anche una terra di grandi
prosciutti”.