Un premio per Danêl a la moglie Angelina Zecchini.
Un premio alla carriera per Danêl, e al moglie Angelina, titolari della Trattoria Ai Cacciatori di Cavasso Nuovo che ha chiuso qualche mese fa. Sarà conferito durante del festival “Pordenone ArtandFood”, lo spazio dedicato ai Premi, che assegnano degli importanti riconoscimenti pubblici sia ad affermati professionisti per la loro brillante carriera, sia a giovani promesse della ristorazione, che negli Istituti scolastici del territorio si mettono alla prova in un Concorso valutato dai migliori maestri del settore.
Il premio per la trattoria ai cacciatori.
Il festival ha reso nota la destinazione del Premio Pordenone ArtandFood 2023 “Una vita, una carriera”, che sarà consegnato domenica 15 ottobre alle 12.30 in Palazzo Montereale Mantica: il riconoscimento andrà a Daniele Corte, detto Danêl, e alla moglie Angelina Zecchini, già titolari della Trattoria Ai Cacciatori di Cavasso Nuovo, un vero “tempio” della buona cucina del territorio, da oltre 30 anni ai vertici della categoria (segnalata con la chiocciola sin dalla prima edizione della Guida Osterie d’Italia di Slow Food), che solo qualche mese fa ha cessato, a malincuore, l’attività per raggiunti limiti di età, e di salute, del titolare, il vulcanico Danêl, regista e anima instancabile del bancone e della sala, in tandem con la maestria ai fornelli della signora Angelina.
I piatti.
Gnocchetti di pane e farro con sugo di cinghiale, Blecs di grano saraceno o castagne con ragù di lepre o di agnello, Risotto con Scjaglin (vino bianco autoctono dello Spilimberghese) e formadi frant, Tortelli con il radic di mont, il radicchio di montagna, la celeberrima Pitina della famiglia Bier: sono questi solo alcuni dei piatti che hanno fatto leccare i baffi ai moltissimi (e molto affezionati) clienti di un locale che aprì i battenti nel 1992, ma la cui storia risale al 1977, subito dopo il terremoto del Friuli, quando il giovane Daniele Corte (classe 1951) si inventò, in un prefabbricato costruito a sue spese, una prima Osteria con “cicchetti, ombre e fritturine”. Un’esperienza che poi si portò tra le mura della prima Trattoria “Là di Danêl” (dall’altra parte del paese) e quindi, dopo una breve parentesi “di formazione” al Picaròn di San Daniele, subentrando alla gestione di un’osteria di parenti della moglie con vendita di tabacchi e “coloniali”, nella nuova trattoria “Ai Cacciatori”.
La storia.
Una storia di dedizione, passione e successo, quella dei coniugi Danêl e Angelina (lei un’autodidatta in cucina, ma con l’istinto della vera cuoca nel sangue): “Ai Cacciatori” era da 15 anni fra le migliori trattorie d’Italia per il Gambero Rosso, tra le prime 10 in Italia (insieme a “Devetak” di San Michele al Carso, unica altra friulana), nelle guide di La Repubblica ela Michelin le assegnava il Bib Gourmand, per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Una storia esemplare delle eccellenze del Friuli Occidentale, che Pordenone ArtandFood non poteva non omaggiare.
Spazio anche ai giovani.
E accanto a questi testimonial del territorio dalla carriera lunga e luminosa, il festival darà spazio anche ai giovani, mettendo in luce i futuri nuovi protagonisti della ristorazione, grazie alla collaborazione degli Istituti professionali del territorio, che proseguono con valore il segno di una tradizione di alto profilo nel settore, da Pordenone all’area pedemontana e altoliventina.
Venerdì 13 ottobre alle ore 17.00, nell’Auditorium della Regione in via Roma, avrà luogo la premiazione dei vincitori del Concorso Pordenone ArtandFood Young 2023, che incoronerà i migliori giovanissimi pasticcieri, chef e barman tra gli allievi delle scuole del territorio coinvolte nel progetto: la Scuola Alberghiera dello IAL Aviano, l’Istituto Flora di Pordenone, FOS Fondazione Opera Sacra Famiglia-Villaggio del fanciullo di Pordenone. Dopo le prove tenutesi in classe, sotto la supervisione dei docenti e maestri delle diverse discipline, gli studenti vincitori saranno premiati di fronte al pubblico e alle istituzioni.