La richiesta alla Regione e alle associazioni di categoria.
Il coronavirus ha messo in crisi anche il settore vinicolodel Fvg. Infatti, la pandemia ha sottolineato lo squilibrio tra la domanda e l’offerta di vino. A risentire di più del momento è il Pinot grigio, prodotto maggiormente realizzato, rivendicato ed esportato in regione. Il blocco totale del canale Horeca, la crescita della produzione in altri areali italiani e l’approssimarsi della nuova vendemmia, hanno spinto il Cda del Consorzio di tutela della Doc Friuli, a sollecitare la richiesta di stoccaggio.
“Non potendo agire direttamente, poiché l’iter del riconoscimento consortile non si è ancora completato – spiega il presidente Giuseppe Crovato -, solleciteremo le associazioni di categoria e la Regione a consentire una produzione di 140 q per ettaro di uva, destinandone però 10 allo stoccaggio. Un intervento che consentirà di sbloccare la produzione di vino mantenendo un certo calmiere sul prezzo.Siamo giunti a questa conclusione dopo aver valutato che le misure sulla distillazione non saranno attuate. Confidiamo pure che si avvii una nuova campagna promozionale per affermare sui mercati la grande qualità espressa dal Pinot grigio del Fvg”.
I numeri della Doc Friuli.
Continua la crescita a due cifre, anche per il 2019, del gradimento della Doc Friuli presso i vignaioli della regione. Una Denominazione nata nel 2016 e che, in pochi anni, è diventata la più importante del Fvg. I numeri relativi all’annata 2019, dunque, forniti dal Ceviq (Certificazione vini e prodotti italiani di qualità) di Pradamano, indicano in 3.440 gli ettari rivendicati, rispetto ai 2.497 del 2018 (+38%). Di conseguenza, crescono in progressione gli ettolitri prodotti che passano dai 183.348 del 2018, ai 240.406 del 2019, con un aumento del 31%.
Il vino più rivendicato resta sempre il Pinot grigio (1.712 ettari per 127.159 ettolitri) seguito, a grande distanza, dal Merlot (269 ettari per 17.870 di vino prodotti). Il Friulano (255 ettari per 17.491 ettolitri), l’autoctono più rivendicato, conquista il terzo posto spodestando dal podio lo Chardonnay.