La diretta Instagram con Francesca.
Una diretta al profumo di grappa tra 123 anni di distillazioni e 66 alambicchi discontinui artigianali. Il tour in diretta Instagram della celeberrima distilleria Nonino di Percoto insieme a Francesca, 24enne rappresentante della sesta generazione della famiglia, ha riscosso successo dall’America alle Filippine.
Francesca, gli occhi luccicanti, racconta di essere entrata a nel business di famiglia quattro anni fa e di essere responsabile, insieme alla zia Elisabetta, dei mercati americano e russo oltreché della comunicazione. In moltissimi sono collegati proprio dagli Stati Uniti, dove la distilleria è conosciuta anche grazie alla recente vittoria del Wine Enthusiast Wine Star Awards come prima azienda italiana a essere premiata nella sezione “Spirit Brand / Distiller of the Year 2019”, a San Francisco. Si parla del più importante premio internazionale nel mondo del vino e degli spiriti.
“Eccoci nel posto dove tutto è iniziato – Francesca mostra la distilleria alle sue spalle -. Nel 1897, quando il capostipite Orazio Nonino ha fondato la distilleria, c’era solo un alambicco, ora sono 66 e tutti artigianali. Quando qualcuno immagina il nostro processo di distillazione artigianale, si concentra soprattutto sul lato romantico, ma la verità è che c’è dietro un duro lavoro”.
L’installazione dei 66 alambicchi è avvenuta grazie al nonno di Francesca e “Master distiller” dell’azienda, Benito Nonino, che decise di voler creare la miglior grappa del mondo rispettando le qualità del materiale grezzo di partenza. All’interno degli alambicchi, ognuno contenente 300 kg di sansa, avviene la fermentazione, il processo che trasforma lo zucchero in alcol. “Ora i contenitori sono tutti vuoti, perché il processo avviene solo durante la stagione del raccolto. In quel momento distilliamo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per mantenere la qualità dei materiali – continua Francesca con passione -. Pensate che nonno Benito, che ormai ha 86 anni, si alza ancora di notte per lavorare”.
Il fatto che tutto il processo sia artigianale è molto importante, poiché in questo modo si può deciderne la durata, o l’intensità, o la quantità di materiale grezzo da utilizzare. Il risultato è unico. “Da quando sono piccola mio nonno mi ripete che per essere un vero mastro distillatore devi essere capace di catturare l’essenza della frutta fermentata e farla sentire nel bicchiere. È un lavoro di cuore oltre che di mente”.
Alla fine del tour, siccome “in Italia diciamo che non si può dire di conoscere qualcuno finché non ci si brinda insieme”, Francesca ci porta da Giannola Nonino – la nonna e “regina della grappa” – pronta proprio con una bottiglia di Grappa Picolit per brindare insieme ad una famiglia che da 123 anni dà lustro al Friuli grazie ad una passione irrefrenabile. Perché “per arrivare a 81 anni come lei dovete bere solo grappa di qualità!”, ride salutando Francesca.