Il poker si sta diffondendo sempre più, sia negli Stati Uniti d’America che in Europa e negli altri paesi del mondo. L’emozione, l’adrenalina e il divertimento che si provano durante le partite al tavolo verde, d’altronde, stanno attirando sempre più giocatori curiosi, trasformandoli in veri e propri appassionati.
Tutto ciò è ovviamente stato amplificato nel tempo dall’avvento delle nuove tecnologie, che hanno radicalmente rivoluzionato i metodi e le esperienze di gioco. Oggi infatti non è più necessario organizzarsi in anticipo, fare centinaia di chilometri per partecipare ai tornei e spendere soldi in viaggi; basta avere un dispositivo mobile ed una connessione ad Internet, in questo modo chiunque può giocare a poker online in maniera sicura, sana e professionale.
Come dimostrano i link per accedere a MystakeCasino, iscriversi alle piattaforme digitali ed entrare in una stanza virtuale per giocare a poker è pratica sempre più diffusa. Ma dopo aver iniziato, come si cresce nel gioco del poker e quali sono le strategie per migliorare?
Conoscenze e tecnica: come migliorare nel poker
Il primo concetto da assimilare è che il poker è un gioco in cui per battere l’avversario bisogna ottenere informazioni: su tutte, ipotizzare con discreta certezza le carte dell’avversario. Per farlo, è necessario prendere tempo, quindi guadagnare una posizione durante la mano che permetta di giocare il più tardi possibile. Agire dopo un avversario significa farlo con più informazioni di lui. Ergo, il consiglio è quello di agire in maniera diretta e semplice nelle prime posizioni del giro, mentre invece si può essere più aperti e creativi quando toccano le posizioni finali.
Ma quando si può essere più aggressivi? Dopo aver “foldato” per diverse mani, quando capitano buone carte è bene effettuare un gioco più aggressivo. Ciò significa che se nel dubbio si decide di abbandonare, le mani che invece vengono giocate devono essere fatte in maniera decisa, nel caso anche rilanciando. In sostanza, giocare di qualità invece che di quantità.
In tutto ciò, il “bluff” è un’ottima arma, ma deve essere usata con cautela. Il rischio deve sempre essere contenuto e calcolato, ma una buona strategia può esser quella di cercare di ingannare gli avversari per diverse mani di seguito – magari anche “pompando” le carte in mano. Questo darà credibilità al giocatore, rendendo difficile distinguere un bluff dalla verità.
Molto importante è anche non lasciarsi influenzare dalle mani apparentemente “grandi”. Una volta ricevute le carte la mano può sembrare molto vantaggiosa, ma dopo aver scoperto quelle in tavola tutto può cambiare. Vietato dunque affezionarsi al singolo punto che si ha in mano; attenzione invece alla situazione nel complesso.
E se l’avversario “passa”, cioè fa “check”? Ecco, quello potrebbe essere un buon momento per puntare alto. Senza spaventarlo ovviamente, l’obiettivo non è quello di farlo scappare ma di farlo abboccare ed accrescere il piatto. Puntare di fronte alla debolezza dell’avversario è molto spesso la scelta giusta da compiere.
Gestire emozioni ed avversari
La cosa fondamentale è non farsi prendere dalle emozioni. I giocatori di poker chiamano “tilt” quella fase in cui i nervi tesi influenzano le decisioni di gioco, facendo commettere errori grossolani che a mente fredda e rilassata non sarebbero avvenuti. Andare in tilt una sola mano può compromettere l’intera partita. Per mantenere la propria strategia senza sviare è bene praticare pause programmate, allontanarsi dal tavolo per un istante e fare qualche respiro profondo così da riprendere la giusta concentrazione.
Oltre alle emozioni, il poker rappresenta l’arte di saper leggere i propri avversari: non solo capire se e quando bluffano, ma proprio comprendere le loro caratteristiche e tipologie di gioco – tra chi preferisce un metodo più conservativo e chi invece ama essere aggressivo. Saper leggere le reali mosse degli avversari, prestando attenzione anche al linguaggio non verbale, può fare la differenza in una partita di poker.