Il patentino per lo smartphone arriva in Fvg.
Sono stati in tutto 1.500 gli studenti di prima media di tutto il Friuli Venezia Giulia a ricevere in questi giorni il Patentino per lo Smartphone, a conclusione di un percorso di dieci ore di formazione in classe sull’uso sicuro e consapevole di Internet grazie al progetto dell’associazione MEC, Media Educazione Comunità, sostenuto dalla Fondazione Friuli e dalla Regione FVG.
Coinvolte anche altrettante famiglie; i genitori sono infatti parte attiva del progetto, che prevede momenti formativi e di supporto anche per chi è impegnato nella complessa sfida di accompagnamento all’uso sicuro del digitale. E saranno 5.000 gli studenti, in oltre 100 istituti comprensivi, che entro il mese di giugno conseguiranno il Patentino.
Le cerimonie di consegna si sono svolte in un clima festoso, rappresentando per la comunità scolastica un’importante occasione di riflessione: presenti insegnanti, dirigente scolastico, spesso anche genitori, rappresentanti delle forze dell’ordine ed amministratori comunali. Il percorso svolto dagli studenti prevede 10 ore di attività sviluppate su cinque tematiche principali legate ai temi dell’utilizzo sicuro e consapevole dei dispositivi digitali: la sicurezza informatica, i diritti e le responsabilità nelle relazioni online, le emozioni digitali, informarsi correttamente online e le dipendenze digitali. Ciascuna tematica viene corredata da test e attività per casa per consolidare le informazioni acquisite e da un test finale per misurare la comprensione e l’impegno complessivo degli studenti.
Il Patentino per lo smartphone, che ha visto studenti e genitori impegnati in un percorso di formazione su opportunità e rischi della Rete, si pone come una risposta concreta rivolta ai giovani studenti e alle loro famiglie di fronte alla pericolosità dei social network, in particolare per i minori di 14 anni. Elementi innovativi del percorso sono il sistema di valutazione delle competenze acquisite dagli studenti e il ruolo attivo dei genitori, con la convinzione che sia necessario l’impegno in prima linea degli adulti per il benessere digitale dei ragazzi in quella che è una vera e propria sfida educativa. Il percorso di formazione infatti prevede che la partecipazione dei genitori sia condizione necessaria per il conseguimento del Patentino da parte dei minori di 14 anni, età entro la quale il genitore è legalmente responsabile al 100% delle azioni dei figli.
“I divieti da soli non bastano – afferma Giacomo Trevisan, coordinatore regionale dell’associazione MEC – in regione da anni investiamo su progetti educativi per studenti e famiglie. Mentre si discute se è meglio vietare o meno i cellulari, da tre anni ormai sul nostro territorio si lavora concretamente sul fronte della prevenzione con numerosi progetti tra i quali spicca il Patentino per lo Smartphone, che quest’anno raggiungerà 5.000 studenti e altrettante famiglie. Si tratta di un progetto tra i più avanzati a livello nazionale tanto da essere stato recentemente richiesto e avviato anche nel Trentino Alto Adige, una delle regioni italiane che più investe sull’istruzione”.