Gli studenti dell’Isis Malignani alla cerimonia conclusiva dell’anno scolastico.
Con 129 classi e più di duemila studenti, l’Isis Malignani è la scuola superiore più grande d’Italia, come sottolinea il dirigente Oliviero Barbieri. Ma quel che più conta è la qualità della formazione, il fatto che da queste aule siano passati grandi nomi dell’imprenditoria tra i quali Gianpietro Benedetti, il presidente della Danieli recentemente scomparso e ricordato oggi, assieme agli altri ex allievi che “sono andati avanti”, durante la cerimonia di consegna degli attestati di diploma e di merito.
“Più che un istituto, il Malignani è un’istituzione”, riassumeva Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale, prima di salire sul palco davanti a centinaia di giovani assiepati con ordine nel campo coperto di viale Da Vinci a Udine, sottolineando la costante sinergia tra questa scuola, le imprese e il mondo dell’associazionismo. E il senso di “famiglia” che lega docenti, studenti e collaboratori.
“Oggi – ha poi detto ai ragazzi il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa nel suo intervento di saluto – voi celebrate un traguardo importante, frutto di impegno e di sudore, ma i traguardi nella vita sono sempre punti di partenza. Nel vostro percorso ci saranno ulteriori sfide da affrontare, ci saranno altri successi ma anche cadute e delusioni. E proprio per questo la scuola non deve avere paura di dire a uno studente: guarda che devi rallentare, devi approfondire, e voi giovani dovreste vivere questo passaggio non come una tragedia ma come un momento di crescita. La vita ci presenterà sempre delle difficoltà e noi dobbiamo avere gli strumenti per poterle affrontare e superare, con un impegno maggiore. Il ruolo del dirigente e del personale scolastico in questo senso è fondamentale”.
Bordin ha poi messo in evidenza il rapporto del Malignani “con le istituzioni e con il mondo associativo”. “Questi studenti che terminano il loro percorso scolastico – ha aggiunto – diventano cittadini della nostra comunità regionale e devono sapersi muovere adeguatamente per farla crescere. E noi abbiamo bisogno di loro. In questi anni abbiamo voluto promuovere il marchio Io sono Fvg perché siamo convinti che dobbiamo essere tutti orgogliosi dell’appartenenza a questa regione che è forte, energica, piena di ricchezze. E quindi – ha concluso il presidente del Cr Fvg – vi invito a promuovere il Fvg, ad avere questo senso di appartenenza: siate orgogliosamente Friuli Venezia Giulia ma siate anche orgogliosamente Malignani”.
Il dirigente Barbieri dal canto suo ha ringraziato Regione ed Edr di Udine per il sostegno nella realizzazione di numerosi interventi, ricordando che da settembre sarà operativa l’ala C dell’istituto, in fase di ultimazione. Il preside ha poi sottolineato l’impegno di tutti i diplomati, dei bravissimi come pure di chi ha raggiunto il traguardo a fatica, ricordando in particolare i progressi degli studenti stranieri.
Alla cerimonia conclusiva dell’anno scolastico – condotta dal professor Mauro Fasano e preceduta dall’esecuzione degli inni nazionale, europeo e del Fvg – hanno partecipato anche l’assessore Federico Pirone in rappresentanza del Comune di Udine, Donatella Bigotti dell’Ufficio scolastico regionale, Patrizia Pavatti della Direzione centrale lavoro (che ha portato i saluti dell’assessore regionale Alessia Rosolen), Agostino Dovier dell’Università di Udine e il colonnello Giovanni Lodato, comandante del 2. Stormo dell’Aeronautica militare.
ACON/FA