Oggi la DAD rappresenta un pezzo della quotidianità di molti italiani, e non potrebbe essere altrimenti. A causa della pandemia si è resa necessaria una soluzione per lo studio a distanza, che ha consentito agli studenti di proseguire in un regime di “normalità” il proprio percorso formativo. Di contro, come ogni novità, anche la didattica a distanza ha avuto le sue difficoltà, e per molti ragazzi è servito del tempo per poterla assorbire correttamente. Vediamo, dunque, 4 suggerimenti per affrontarla con successo.
Una questione di strumenti e tecnologie
È chiaro che la DAD, al pari di qualsiasi altra attività digitale, richiede l’utilizzo di strumenti e tecnologie all’altezza della situazione. Si fa riferimento in primis a una connessione Internet performante e stabile, in grado di garantire la piena efficienza del passaggio dei dati del flusso video in streaming. Da questo punto di vista, si consiglia di consultare i siti di settore per trovare le migliori offerte di wifi illimitato, che non prevedono limiti di utilizzo. In tema di tecnologie, naturalmente non può mancare una dotazione hardware di livello, con un pc o un laptop performanti.
Sì alla concentrazione, no alle distrazioni
Studiare in casa ha tanti vantaggi, ma anche svantaggi, come sottolineano alcuni psicologi. Si fa riferimento soprattutto alle molte fonti di distrazione che si trovano fra le quattro mura domestiche, e che spesso impediscono a chi studia in DAD di concentrarsi appieno sulle lezioni in video. Il suggerimento è di creare una postazione di studio lontano dalle fonti di confusione, scegliendo una stanza riparata, lontana dai rumori del traffico cittadino e possibilmente non di passaggio per le altre persone che abitano la casa. Infine, no ai social e allo smartphone quando si segue.
Attenzione a pause e attività fisica
Trascorrere molte ore al pc è un problema per il fisico, soprattutto per uno studente abituato a frequentare attivamente le lezioni. Durante la DAD si fa viva, infatti, la necessità di spezzare di tanto in tanto, e di concedersi delle pause, possibilmente votate all’attività fisica. Può andar bene anche una semplice passeggiata, per sgranchirsi i muscoli e per evitare dolori relativi alla postura. Per fare un esempio concreto, nella pausa fra una lezione e l’altra è possibile alzarsi dalla sedia e camminare in giro per casa per qualche minuto, anche per favorire la circolazione del sangue.
L’importanza del metodo di studio
È importante che lo studente partecipi a suo modo alla lezione, prendendo appunti e approfittandone per riassumere e schematizzare ciò che viene spiegato. In questo modo si possono evitare le fonti di distrazione e si può risparmiare tempo: seguire e fare schemi vuol dire iniziare a studiare da subito, riducendo il tempo per i “compiti a casa”. Inoltre, seguire con attenzione significa anche evitare di annoiarsi e sconfiggere la pressione dell’orologio, tipica di chi studia ogni giorno a scuola.